News

Comunicati Stampa

Salta il menù di navigazione, vai al contenuto principale (Corpo centrale)

Comunicato stampa N° 554 del 29/05/2003

ecco il sistema integrato dei servizi sociali \ 2
scheda: tutte le novità della legge regionale

La nuova legge regionale sull’assistenza ("Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali") riforma lo stato sociale regionale e locale, ridisegnandone le responsabilità e creando un sistema integrato, da cui emergono nuovi ruoli e strumenti innovativi di risposta ai bisogni.
Il testo, diretta evoluzione dalla legge nazionale n. 328 del 2000, è la prima riforma dell’assistenza di una regione italiana in cui siano assunte e declinate le competenze delle nuove regioni dopo la riforma del Titolo V della Costituzione. Ecco le principali novità.
Universalismo: assistenza pubblica per tutti - Alla base della legge il fondamentale principio dell’universalismo: ciò significa che il sistema pubblico garantisce a tutti i cittadini risposte ai bisogni senza interventi privatistici di tipo assicurativo. Un diritto di assistenza per tutti, garantita dal Comune di residenza ed estensibile a persone occasionalmente presenti o temporaneamente dimoranti sul territorio regionale.
Non servizi scollegati ma un sistema integrato - La legge regionale, a 18 anni dalla precedente normativa sui servizi sociali, consente la realizzazione di un moderno sistema integrato di interventi che devono rispondere ai vari bisogni. Non dunque servizi scollegati, ma un sistema che si compone di un insieme di servizi e interventi progettati e realizzati in maniera integrata e coordinata.
Ruolo e responsabilità dei soggetti coinvolti - Si individuano dei precisi livelli di responsabilità. I Comuni hanno funzioni di programmazione, coinvolgendo tutti i soggetti che erogano i servizi, sia pubblici che privati, soprattutto quelli del terzo settore. Le Province svolgono un ruolo di raccordo tra la programmazione regionale e la pianificazione locale. La regione ha compiti di programmazione, coordinamento e indirizzo.
Accreditamento e standard di qualità - Sia il pubblico che il privato potranno erogare i servizi, ma chi lo fa dovrà essere accreditato e quindi garantire gli stessi standard di qualità cui attenersi. Tali standard verranno definiti dalla Regione, che con il Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali, stabilirà le caratteristiche ed il fabbisogno da garantire dei servizi e degli interventi che costituiscono livelli essenziali delle prestazioni sociali. I livelli essenziali rappresenteranno altrettanti diritti dei cittadini. L’accreditamento è la condizione per instaurare rapporti economici con i soggetti pubblici.
Un’unica porta di accesso al sistema - Nasce lo sportello sociale: un’unica porta, una sola sede in cui poter avere una risposta alle proprie esigenze. Lo sportello svolgerà funzioni di ascolto, informazione e orientamento, attivando poi i competenti servizi per la presa in carico o l’avvio di programmi assistenziali individualizzati
Un fondo per la non autosufficienza - Viene introdotto un fondo sociale per la non autosufficienza, che sarà avviato con risorse pubbliche. Il Fondo finanzia le prestazioni ed i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti a persone non auto sufficienti e per i quali è prevista la compartecipazione alla spesa da parte degli utenti.
Estensione dell’assegno di cura e sostegno a chi assiste - Ampliamento della platea dei destinatari dell’assegno di cura, finora previsto solo per gli anziani non autosufficienti, anche a disabili ed altre persone in condizione di non autosufficienza affette da gravi patologie in fase terminale o irreversibile. Sostegno alle famiglie (con interventi economici, di consulenza o di "sollievo") impegnate nell’assistenza.
La mediazione culturale e sociale - Interventi di promozione sociale, come la mediazione culturale per favorire l’inserimento degli immigrati, contrastare il disagio e prevenire le cause di esclusione sociale. E poi ancora interventi che riguardano la prevenzione della salute e che consentono di armonizzare i tempi di lavoro con quelli della cura. Sostegno e promozione alle famiglie valorizzando le risorse di solidarietà e favorendo l’associazionismo familiare.
Reddito minimo di inserimento per i poveri - Sperimentazione del reddito minimo di inserimento. Si tratta della concessione di un sussidio economico a persone che siano in situazione di povertà, accompagnato ad un progetto di fuoriuscita dalla condizione di necessità (aiuto per l’inserimento lavorativo, formazione professionale, ricerca di un alloggio. Introdotto anche il prestito sull’onore, per sostenere le responsabilità individuali e familiari.
Trasformazione delle Ipab - Riordino delle Ipab, antichi enti finora regolati da una legislazione ottocentesca: trasformazione in aziende pubbliche di servizio alla persona. Saranno inserite nel sistema, dovranno adeguarsi agli standard predefiniti e dare garanzia che i propri patrimoni siano gestiti al meglio. Saranno dotate di autonomia statutaria, gestionale, patrimoniale e finanziaria.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
29/5/2003
Numero
554
Ora
12
chiusura della tabella
Proprietà dell'articolo
data di creazione: giovedì 29 maggio 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005