L’accesso al lavoro, le differenze salariali, l’istruzione, ma anche la famiglia, la salute, le attività pubbliche. Sono gli ambiti nei quali si verificano disuguaglianze di trattamento tra uomini e donne. Una regola che vale anche per la Francia come dimostra l’ultimo libro del sociologo francese Alain Bihr "Hommes, femmes, quelle égalité" che l’autore, docente dell’Università dell’Alta Alsazia, presenta a Modena martedì 15 aprile (ore 17, aula seminari della facoltà di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, viale Berengario 51) nel primo appuntamento del ciclo di incontri "Che genere di economia". L’iniziativa, alla terza edizione, si propone di presentare il punto di vista femminile come chiave di lettura da utilizzare in alcune prospettive di ricerca su "disuguaglianze, sviluppo umano e bilanci".

La rassegna è promossa da Provincia e Comune di Modena, commissione alle Pari opportunità della Provincia, Centro di documentazione donna, Dipartimento di Economia politica dell’Università.

Nell’analisi di Alain Bihr, il cui intervento sarà introdotto da Paola Panini, presidente commissione alle Pari opportunità della Provincia, tema centrale per il permanere di disuguaglianze tra uomini e donne è la divisione del lavoro domestico e di cura. Le soluzioni? Servizi all’infanzia, congedi parentali obbligatoriamente anche per i padri e politiche volte a migliorare l’accesso a percorsi scolastici, l’occupazione e la presenza delle donne negli ambiti di impegno pubblico.

I prossimi appuntamenti (6 e 20 maggio, 3 giugno) riguarderanno la politica globale, la cooperazione allo sviluppo e l’analisi di genere nei bilanci degli enti pubblici.