Il primo volume dell’Atlante dei beni archeologici modenesi viene presentato sabato 20 dicembre a Mirandola nella sala Granda del Municipio (piazza della Costituente 1, alle ore 16).

Attraverso 192 immagini e oltre 800 schede sui principali rinvenimenti nel modenese (oltre la metà risalenti all’epoca romana), la ricerca fornisce un repertorio completo sull’evoluzione della civiltà nel modenese dalla preistoria all’età moderna.

L’opera, realizzata dalla Provincia di Modena anche grazie alla collaborazione di varie associazioni culturali interessate all’archeologia presenti nel territorio, fornisce un quadro del popolamento antico in una ampia zona della pianura a nord della città di Modena: dalle grandi terramare dell’età del bronzo, ai villaggi e fattorie di età etrusca, alla grande colonizzazione dell’età romana con le sue straordinarie testimonianze di ville ed edifici rustici.

"Questa prima pubblicazione sulla pianura – spiega Maurizio Maletti, assessore provinciale alla Programmazione - fa parte di una collana composta da quattro volumi che ha l’obiettivo di favorire la conoscenza di un patrimonio straordinario ma soprattutto la sua tutela attraverso le politiche degli enti locali".

Alla presentazione partecipano oltre a Maletti, Luigi Costi, sindaco di Mirandola, Luigi Malnati, soprintendente per i Beni archeologici dell’Emilia Romagna, Andrea Caldarelli, dell’Università di Modena e Sauro Gelichi dell’Università di Cà Foscari a Venezia.

I successivi volumi saranno dedicati alla collina e alla montagna, all’alta pianura e, l’ultimo, al territorio della città di Modena.