E il film "Jiyan" del regista curdo Jano Rosebiani il vincitore della quarta edizione del Festival internazionale di cinema sui diritti umani "RightToHaveRights". La premiazione si è svolta domenica 5 ottobre nella sala Truffaut di Modena.

Il festival prosegue a Nonantola fino a giovedì 9 ottobre con tre appuntamenti nel cinema teatro Arena: martedì 7 ottobre (ore 21,15 ingresso 3,50 euro) è in programma il film "Ali Zoua" del regista marocchino Nabil Ayouch; mercoledì 8 ottobre viene riproposto il film vincitore della rassegna, mentre giovedì 9 ottobre il festival si conclude con lo spettacolo teatrale "I fiori nascono anche nel Sahara" di Fadel Abid.

Il vincitore è stato deciso all’unanimità dalla giuria del festival, presieduta dal critico cinematografico Gianluigi Lanza, "per avere riportato all'attualità – si legge nella motivazione del premio - attraverso una scrittura cinematografica di grande rigore formale e di alto contenuto, il problema sociale e politico del popolo curdo, scarsamente affrontato dai mass media di tutto il mondo e ignorato dalla maggior parte dell'opinione pubblica"

Il film racconta la storia di Diyari, emigrato curdo negli Stati uniti, che cinque anni dopo gli attacchi chimici di Saddam, ritorna ad Halabja nel Kurdistan iracheno, il paese dove è cresciuto, per costruire un orfanotrofio.

Rosebiani è nato nella piccola città di Zakho, nel Kurdistan iracheno. Nel 1974 è costretto dalla guerra a rifugiarsi tra le montagne e due anni dopo a fuggire negli Stati uniti.

"Jiyan" rappresenta il primo episodio di una trilogia che il regista intende dedicare alla vita e alla storia del popolo curdo.

Info: www.lamanicatagliata.it.