Uno spandimento di liquami superiore ai limiti consentiti è stato rilevato in un terreno agricolo nella zona di Baggiovara. Lo hanno scoperto i tecnici dell’Arpa, durante un sopralluogo su incarico dell’ufficio Controlli ambientali della Provincia.

Responsabile è un caseficio della zona il quale, secondo il rapporto dei tecnici, ha effettuato da febbraio a oggi, in un terreno attiguo all’impresa, uno spandimento superiore a due mila metri cubi di liquami zootecnici, quando l’autorizzazione della Provincia prevede un massimo di mille. Siccome tali quantitativi sono stati regolarmente riportati sul registro degli spandimenti, probabilmente si tratta di un’errata interpretazione dell’autorizzazione. Sono già state comunque avviate le procedure per le eventuali sanzioni amministrative e la revisione dell’autorizzazione allo spandimento.

Per ora non sono stati rilevati problemi di inquinamento: dai rilievi in un pozzo privato vicino all’area in questione l’acqua è di qualità in regola con i limiti di legge.

Il terreno in questione si trova in un’area particolarmente delicata dal punto di vista ambientale per la presenza delle falde acquifere sotterranee che alimentano gli acquedotti modenesi.

Anche a causa del forte impatto degli spandimenti di liquami e dell’attività agricola, nei pozzi della zona tra Modena, Cognento e Formigine sono stati rilevati livelli decisamente elevati di nitrati (in alcuni pozzi superiori al limite di qualità di 50 milligrammi). Per tali ragioni è molto grave che sugli stessi appezzamenti di terreno siano sparse eccessive dosi di liquami non utili dal punto di vista agronomico e oltretutto causa di potenziale inquinamento.

Per questo la Provincia ha approvato un piano di tutela dell’acqua che prevede anche controlli e sanzioni più severe sull’attività agrozootecnica.

Prevista anche la diminuzione degli sprechi attraverso interventi strutturali su acquedotti, depuratori e reti fognarie e campagne di informazione per un uso corretto dell’acqua. E’ previsto un investimento, in tre anni, di oltre otto milioni di euro.