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Comunicato stampa N° 1191 del 20/10/2003

al via 12^ edizione della sagra del tartufo modenese - 4
chi, come e dove del prezioso fungo ipogeo appenninico

Aaa tartufo cercasi. Chi vuole dedicarsi alla raccolta del prezioso fungo ipogeo, ovvero sotterraneo, deve attenersi alle norme stabilite dal regolamento regionale che definisce, con precisione, le modalità di raccolta, di coltivazione e di commercio dei tartufi. Inoltre per la ricerca e la raccolta occorre essere in possesso del previsto tesserino, dell'apposito attrezzo di scavo e si può impiegare non più di due cani, ridotti a uno nelle zone di protezione della fauna.

La ricerca e la raccolta dei tartufi (Tuber magnatum, Tuber melanosporum, Tuber aestivum, Tuber uncinatum, Tuber brumale, Tuber albidum, Tuber macrosporum) in tutte le loro varietà è consentita: nelle zone di pianura dalle ore 6 del 15 settembre alle ore 20 del 31 luglio mentre nelle zone di collina dalle ore 6 del 1 ottobre alle ore 20 del 31 luglio. Questo calendario di raccolta – stabilito dalla Provincia di Modena con la delibera 169 del 6 maggio 2003 - può essere modificato con successivi atti in relazione ad eventi atmosferici e climatici eccezionali per quanto riguarda restrizioni od estensioni del periodo di riposo biologico.

Regolamentato è anche l'orario durante il quale è consentita la ricerca e la raccolta del tartufo. Nel periodo dicembre-gennaio dalle ore 7 alle 17; nei mesi di febbraio, ottobre, novembre, dalle 6 alle 18; per gli altri periodi dalle 6 alle 20.

Il quantitativo massimo giornaliero raccoglibile per cercatore è fissato in 1 chilogrammo; qualora venga raccolto un solo esemplari di tartufo di peso superiore, il quantitativo massimo è elevato al peso dello stesso.

Nelle aree di tutela della fauna selvatica, la raccolta del tartufo è vietata dal 1 febbraio al 30 giugno, nella zona di collina, e dall'1 aprile al 30 giugno in pianura. E' vietata, inoltre, nelle aziende faunistico venatorie e turistico venatorie nei giorni di apertura della caccia.

Anche per il 2003 invariata la tassa annuale, da versare alla Regione Emilia Romagna, che resta fissata in 92,96 euro. Il tesserino si ottiene solo dopo il superamento di un esame di idoneità e permette di cercare tartufi in tutto il territorio nazionale. Appositi corsi preparano i futuri "cercatori dell’oro ipogeo" i quali debbono conoscere le caratteristiche dei diversi tipi di tartufo e le zone di produzione, come impiantare tartufaie coltivate e soprattutto apprendere le tecniche di raccolta senza danneggiare l’humus e l’habitat del fungo.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
20/10/2003
Numero
1191
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 20 ottobre 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005