Ulteriori agevolazioni per i pensionati al minimo sulle tariffe dei servizi delle società multiutility. È l'auspicio contenuto nell'ordine del giorno, proposto da Bruno Rinaldi e Mauro Sighinolfi (Pdl), approvato all'unanimità nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale di Modena. «Questo è un periodo difficile per ampi strati della società - ha affermato Rinaldi nel presentare il documento - ma i pensionati al minimo sono particolarmente deboli e per questo sarebbe un bel segnale di apertura che le multiutility, nell'ambito della loro autonomia gestionale ed eventualmente in accordo con gli enti locali, prevedessero delle riduzioni per questa categoria di persone».

Una richiesta da inoltrare a tutti i Comuni secondo Luca Gozzoli (Pd) per il quale le multiutility, «che svolgono un ruolo imprescindibile, hanno i margini necessari per aiutare i più deboli». Dello stesso parere anche Livio Degliesposti (Lega nord) per il quale però sarebbe necessario «pensare non solo ai pensionati ma anche alle famiglie in difficoltà». È vero che aumentano le famiglie che non riescono a pagare le bollette, ha replicato Mauro Sighinolfi (Pdl), ma è più opportuno «almeno inizialmente partire dalla fascia più debole di utenza».

Dante Mazzi (Pdl) è intervenuto per sottolineare che in alcune tariffe, come la Tia, «è prevista una quota di remunerazione del capitale, a carico dei cittadini e in contrasto con i principi dei referendum appena passati. Bisognerebbe - ha affermato il consigliere - che alle affermazioni di principio seguissero i fatti». Sergio Pederzini (Idv) ha sottolineato che esiste già una tabella scontistica alla quale andrebbe ad aggiungersi questa ulteriore agevolazione e Luca Ghelfi (Pdl) ha affermato che «è un bel segnale che la politica trovi sintesi quando si tratta di sostenere le fasce più deboli della popolazione rispetto a soggetti formalmente privati ma partecipati dagli enti pubblici».