News

Comunicati Stampa

Salta il menù di navigazione, vai al contenuto principale (Corpo centrale)
ti trovi in: News | · Comunicati Stampa · 2011 · Territorio

Comunicato stampa N° 357 del 19/4/2011

osservatorio appalti \ 1 – lavori per 600 milioni di €

i dati 2010: nel pubblico 71% ad aziende modenesi

Nel 2010 la crisi ha provocato una riduzione dell'attività economica ma a Modena, comunque, sono stati realizzati lavori pubblici per 168 milioni di euro (solo dieci in meno rispetto al 2009) e privati per 415 milioni (addirittura 24 in più rispetto all'anno precedente). E' aumentato anche il numero delle aziende attive (sono 11.416 con un più 73 rispetto al 2009) ma è negativo il dato occupazionale con una perdita nel settore di oltre 900 posti di lavoro.

Dei 463 appalti pubblici, inoltre, sono 330 (per un valore di 120 milioni di euro, cioè il 71 per cento del totale) quelli assegnati a imprese modenesi; una quota che sale all'82 per cento se si valutano solo gli appalti dal valore superiore al milione di euro.

E' la fotografia che emerge dal Rapporto 2010 dell'Osservatorio provinciale degli appalti, attivo dal 1999 su iniziativa di Provincia e Comune di Modena, che «sottolinea - come ha evidenziato il direttore Vincenzo Pasculli presentando il documento - la necessità di tenere alta la guardia rispetto ai segnali di aumento del lavoro nero, che fanno crescere la preoccupazione per il rischio di concorrenza sleale e di infiltrazioni della criminalità organizzata» in un tessuto economico che comunque resiste alla diffusione dell'illegalità. Lo dimostrano anche le nuove adesioni all'Osservatorio e le tante iniziative assunte nel settore, tra le quali anche il recente protocollo siglato con la Prefettura, come hanno ricordato Egidio Pagani, assessore provinciale a Infrastrutture e Sviluppo delle città e del territorio, e Antonino Marino, assessore a Lavori pubblici e sicurezza del Comune di Modena.

Alle gare per i 463 appalti pubblici realizzati sono state ammesse 3.009 aziende con 124 subappalti autorizzati. In venti casi si è trattato di raggruppamenti di aziende (Ati), in trenta di consorzi tra società cooperative di produzione e lavoro, consorzi tra imprese artigiane, consorzi stabili; 414 sono state le imprese singole, gli imprenditori individuali, artigiani, società commerciali, società cooperative.

In 33 aggiudicazioni, relative alle opere di importo maggiore, il criterio adottato non è stato quello del massimo ribasso ma quello dell'offerta economica più vantaggiosa la cui procedura è più complessa perché, oltre al prezzo, prevede la valutazione di diversi parametri qualitativi. «Ma utilizzando questo metodo - afferma Pasculli - è possibile arginare l'ingresso nel mercato modenese di imprese che non offrono adeguate garanzie».

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
19/4/2011
Numero
357
Ora
15
chiusura della tabella
Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: martedì 19 aprile 2011
data di modifica: martedì 19 aprile 2011