Comunicato stampa N° 345 del 15/4/2011
Sono 158 i posti disponibili nel giro di pochi giorni, un po' in tutti i distretti, per l'accoglienza dei profughi e immigrati del Nord Africa destinati al territorio modenese in questa prima fase dell'emergenza umanitaria che prevede di ospitarne 230. In prevalenza si tratta di soluzioni per piccoli nuclei in strutture di alloggio individuate dai Servizi sociali dei Comuni con il supporto tecnico logistico della Protezione civile. L'individuazione delle altre strutture, con analoghe caratteristiche e da rendere operative nelle prossime settimane, è in corso di definizione.
L'arrivo di un primo gruppo di dieci persone è previsto in queste ore, mentre 19 dei 31 tunisini usciti dal Cie nei giorni scorsi e in attesa del permesso di soggiorno temporaneo sono stati presi in carico dal Comune di Modena nell'ambito del contingente di 61 persone assegnato al distretto. E altri sei, sempre in attesa del permesso di soggiorno, già presenti sul territorio, sono stati accolti in giornata.
Il quadro di questa prima fase del Piano di accoglienza è stato definito nel corso dell'incontro della cabina di regia provinciale al quale hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni capidistretto, insieme a Prefettura e Azienda sanitaria, «confermando - come ha sintetizzato il vice presidente della Provincia Mario Galli - la solidale e responsabile disponibilità all'accoglienza dimostrata da tutti gli enti locali». Una sottolineatura particolare è stata riservata «per la positiva collaborazione che si è instaurata con le organizzazioni di volontariato e, in particolare, con le Caritas diocesane, per tutte le fasi previste dell'accoglienza: dall'individuazione e messa a disposizione delle strutture, fino all'attività di accompagnamento e mediazione culturale».
Da parte degli enti locali è stata ribadita la richiesta di garanzie sui controlli da parte delle forze dell'ordine, mentre è stato confermato che la Regione, in base all'accordo con il Governo nazionale, «sta attivando un sistema di assegnazioni finanziarie gestito dalla Protezione civile che consentirà ai Comuni di non anticipare alcuna somma per l'accoglienza».
Il Piano di accoglienza prevede il coinvolgimento anche dell'Azienda sanitaria, mentre sarà l'Agenzia regionale di protezione civile a verificare e valutare le strutture e i costi indicati, sia quelli per l'approntamento (allacciamenti elettrici, gas e acqua ed eventuali manutenzioni) sia quelli per la gestione (spese giornaliere, utenze, eventuali affitti, ripristini). In questa fase il costo gestionale medio stimato è di circa 35 euro al giorno per persona.
Per i prossimi arrivi lo smistamento nei diversi comuni sarà stabilito sulla base delle caratteristiche dei gruppi (nazionalità, presenza di famiglie, di donne, di minori) rispetto alle tipologie delle strutture di accoglienza individuate nel Piano.
Rimane confermata la ripartizione per distretto dei 230 profughi previsti nella prima fase: 61 nel distretto del capoluogo, 39 in quello di Sassuolo, 34 nei comuni del distretto di Carpi, 29 rispettivamente nei distretti di Mirandola e di Vignola, 24 in quello di Castelfranco Emilia e 14 in quello di Pavullo. I numeri sono stati definiti, in proporzione alla popolazione residente in ciascun distretto.
Data comunicato | 15/4/2011 |
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Numero | 345 |
Ora | 13 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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autore: | Ufficio stampa |
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data di creazione: | venerdì 15 aprile 2011 |
data di modifica: | venerdì 15 aprile 2011 |