Sabato
4 dicembre alle 18 inaugura a Modena la mostra "
Lo spazio del Sacro", organizzata e coprodotta dalla
Galleria Civica di Modena, a cura di
Marco Pierini nuovo direttore della storica istituzione pubblica della città, e dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La mostra è
visitabile fino a domenica 6 marzo e viene ospitata dagli spazi espositivi della
Palazzina dei Giardini Ducali, riaperta al pubblico per l'occasione dopo il recente restauro, e da
Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande.
Si tratta di una
collettiva che presenta opere di
12 tra gli artisti della scena contemporanea internazionale che hanno maggiormente riflettuto sul
tema del sacro, con
installazioni site specific realizzate appositamente per questa iniziativa,
videoanimazioni e sculture provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private italiane e straniere. Gli autori coinvolti sono
Adel Abdessemed, Giovanni Anselmo, Kader Attia, Paolo Cavinato, Chen Zhen, Vittorio Corsini, Josep Ginestar, Anish Kapoor, Richard Long, Roberto Paci Dalò, Jaume Plensa, Wael Shawky.
Ogni opera occupa in completa solitudine un ambiente, da una parte accentuando il rapporto diretto, esclusivo, intimo che si instaura con lo spettatore, dall'altra amplificando la capacità di entrare in relazione con gli spazi architettonici.
L'idea fondante della mostra risente molto delle parole di
Mircea Eliade, storico delle religioni e scrittore rumeno, sul fatto che il sacro, nell'arte contemporanea, "è divenuto irriconoscibile; si è camuffato in forme, propositi e significati che sono apparentemente 'profani'. Il sacro non è scontato, com'era per esempio nell'arte del Medioevo. Non si riconosce immediatamente e facilmente, perché non è più espresso attraverso il convenzionale linguaggio religioso".
Tra le opere in mostra, l'algerino di nascita
Adel Abdessemed presenta "God is design", un video del 2005 composto da 3050 disegni che mescolano diversi elementi simbolici religiosi, dal Cristianesimo al Giudaismo fino all'Islam, combinati a formare una sorta di linguaggio universale. Il piemontese
Giovanni Anselmo, fra i maggiori esponenti dell'arte povera, propone a Modena un opera dove mette in evidenza la possibilità di scorgere un punto di unione e affinità tra elementi apparentemente incompatibili o di natura opposta, attraverso l'accostamento di materiali diversi.
Kader Attia mette in mostra una installazione multimediale del 2010 che, attraverso un dado e un bullone, riproduce la Cupola della roccia di Gerusalemme, monumento emblematico ed evocativo dei conflitti interreligiosi e della cultura contemporanea globalizzata. Il mantovano
Paolo Cavinato presenta un progetto site specific dal titolo "Reflections-Cadute", una installazione che rappresenta l'azione del tempo e il suo scorrere in relazione allo spazio. Dell'artista cinese
Chen Zen (Shanghai 1955-Parigi 2000) viene esposta "Chairs of Nirvana", una scultura composta da sedie a formare una cupola. Il toscano
Vittorio Corsini per "Lo spazio del sacro" presenta "God save the people", una scultura in legno laccato composta da quattro piante di altrettanti edifici di culto di diverse religioni, illuminata da una luce proveniente dall'interno. L'artista spagnolo
Josep Ginestar ha realizzato invece una installazione site specific per il chiostro di Palazzo Santa Margherita dal titolo "Todos buscamos", una grande sfera composta da centinaia di impronte di mani dei frequentatori del Palazzo, sagomate su metallo, che circondano una sfera dorata. L'artista indiano
Anish Kapoor, figura centrale nel panorama dell'arte contemporanea e le cui realizzazioni sono state esposte nei più importanti musei del mondo, a Modena presenta un'opera di forte impatto evocativo del 2004, composta da una sorgente di luce che diventa unico punto di riferimento all'interno di uno spazio della Palazzina dei Giardini. Molto noto per i suoi viaggi a piedi intorno al mondo, il gallese
Richard Long propone l'opera "83 pietre", in cui vengono utiizzati materiali raccolti nel corso delle sue passeggiate solitarie. Il riminese
Roberto Paci Dalò per la mostra ha ideato e prodotto in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena l'installazione "Sun Tzu", su commissione della Galleria Civica di Modena. Si tratta di un arco di 7 metri e mezzo sospeso all'interno della cupola della Palazzina dei Giardini, una scultura in legno e metallo che grazie ad un dispositivo produce un suono che si diffonde nello spazio.
Jaume Plensa, nato a Barcellona nel 1955 dove vive e lavora, espone per l'occasione "Jerusalem", una monumentale installazione del 2006 composta da 18 gong disposti all'interno della Sala Grande di Palazzo Santa Margherita, ciascuno con inscritto un passo dal Cantico dei Cantici. L'artista egiziano
Wael Shawky a Modena propone infine "Al Aqsa Park", un video del 2006 dove la Cupola della Roccia di Gerusalemme è vista come una trottola che ruota attorno al proprio asse, metafora che mette a fuoco il complesso equilibrio fra politica e religione.
I visitatori della mostra "Lo spazio del Sacro" possono usufruire gratuitamente di un
servizio di audioguide prodotto a cura di Ilaria Gadenz e Carola Haupt di Radio Papesse. Oltre ad un itinerario realizzato con il contributo del curatore Marco Pierini, che accompagna il visitatore opera per opera nelle due sedi della mostra, tra i materiali audio correlati si può ascoltare lo scrittore Paolo Nori che legge il racconto "Sul sacro", scaricare alcune pillole di approfondimento sugli artisti in mostra e fruire di percorsi musicali commissionati ad hoc da Radio Papesse. I percorsi sonori vengono resi disponibili sul sito dell'esposizione, sul blog omonimo di Paolo Nori e sul sito di Radio Papesse (vedere nei link utili a fianco). Chi possiede un lettore mp3 o uno smart phone può inoltre scaricare l'audioguida direttamente al bookshop di Palazzo Santa Margherita, collegando il proprio supporto audio a un computer messo a disposizione dal museo.
Il
catalogo della mostra contiene testi di
Michele Emmer, Vito Mancuso, Vincenzo Pace, Vincenzo Vitiello, Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini ed è edito da
Silvana Editoriale.
L'orario di visita è dal martedì al venerdì 10.30-13 e 15-18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19, chiusura settimanale il lunedì. Nei giorni 25 e 26 dicembre 2010 nonchè 1 gennaio 2011 apertura solo pomeridiana dalle 15 alle 19.
L'ingresso è gratuito.
Il secondo stralcio dei restauri della Palazzina dei Giardini, curato dal Settore Lavori Pubblici del Comune di Modena, ha interessato gli interni dell'edificio, con il rinnovo degli impianti elettrici e termici alimentati a energia geotermica e si concluderà con il recupero pittorico dei decori della cupola.
Per informazioni: Galleria Civica di Modena, corso Canalgrande 103, Modena
tel. 059.2032911 - 2032940
email
galcivmo@comune.modena.it