Comunicato stampa N° 991 del 7/10/2010
Salvare i pesci che restano imprigionati nei canali di irrigazione durante le operazioni di svaso iniziate da alcuni giorni in tutta la pianura modenese, trasportandoli in altri canali pieni d'acqua. Un lavoro complesso di cui si sta occupando in questi giorni un gruppo di pescatori, individuato dall'Apas (associazione Pesca sportiva e attività subacquee), coordinato dalla Provincia di Modena.
Come spiegano i tecnici del servizio Faunistico provinciale, in concomitanza con la chiusura della campagna estiva di irrigazione dei campi, i canali gestiti dal Consorzio Emilia Centrale e dal Consorzio della bonifica di Burana si stanno progressivamente svuotando e anche quest'anno Provincia ha organizzato l'operazione di salvataggio del pesce che rimane imprigionato all' interno dei canali privi di acqua. Gli interventi, iniziati da alcuni giorni, proseguiranno almeno fino alla terza settimana di ottobre.
«Oltre a salvaguardare alcune preziose biodiversità - spiega Giandomenico Tomei, assessore provinciale all'Agricoltura - l'intervento punta ad evitare conseguenze negative, anche di natura igienico sanitaria, provocate dalle morie nei canali senza acqua».
La cattura del pesce è un'operazione non semplice, resa possibile grazie alla collaborazione di un gruppo di 23 pescatori volontari autorizzati alla cattura e un responsabile operativo. Individuati i tratti di canale in cui si trovano concentrate grandi quantità di pesce, i volontari lo percorrono spingendo la fauna ittica verso il punto di cattura dove si trovano altri operatori che provvedono al recupero mediante bilancelle e reti.
Una volta catturato, il pesce viene trasportato, con mezzi adibiti al trasporto di pesce vivo appositamente attrezzati con vasche ossigenate, in altri canali lungo i quali l'acqua viene mantenuta tutto l'inverno e dove ora la pesca è vietata. Tra le specie salvate spiccano carpe (alcune superano i due chili), alborelle, scardole e pesce gatto.
Lo scorso anno nel corso di 28 interventi sono stati catturati e messi in salvo oltre 120 quintali di pesce, con una percentuale estremamente ridotta di morie. E quest'anno, grazie anche alla collaborazione degli enti di bonifica e dei Comuni che segnalano con tempestività la presenza di pesce in difficoltà, l'obiettivo è quello di ridurre ulteriormente questa percentuale.
Data comunicato | 7/10/2010 |
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Numero | 991 |
Ora | 17 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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autore: | ufficio stampa |
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data di creazione: | giovedì 7 ottobre 2010 |
data di modifica: | giovedì 7 ottobre 2010 |