Comunicato stampa N° 308 del 13/4/2010
Tra le curiosità del nuovo calendario venatorio provinciale spicca il riconoscimento formale, introdotto quest'anno per la prima volta, della caccia con il falco.
Consentita dalla legislazione nazionale, insieme alla caccia tradizionale e quella con l'arco (quest'ultima però ancora vietata in regione) per la caccia al falco nel modenese varranno d'ora in poi le disposizioni previste per l'attività venatoria alla fauna stanziale.
A Modena sono tre i falconieri autorizzati per l'addestramento dalla Provincia di Modena.
In genere si utilizzano falchi allevati, ma è possibile utilizzare anche rapaci come astore, sparviero, falco di Harris fino all'aquila (infallibile a catturare le lepri). Previsto l'ausilio anche di un cane che ha il compito di cercare la selvaggina, alzarla in volo o farla correre; a quel punto entra all'opera il falco. Le prede preferite sono fagiani, pernici rosse e anatre.
Se si tratta di selvaggina stanziale la percentuale di cattura è intorno al dieci per cento. Se invece si tratta di selvaggina proveniente da allevamenti o delle aziende agrofaunistiche la percentuale di successo per il falco sale anche al 90 per cento. Quasi come un cacciatore con il fucile.
Data comunicato | 13/4/2010 |
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Numero | 308 |
Ora | 13 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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autore: | ufficio stampa |
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data di creazione: | martedì 13 aprile 2010 |
data di modifica: | martedì 13 aprile 2010 |