Comunicato stampa N° 1261 del 4/12/2009
Corsi d'inglese o di cucito, camicie da stirare, lavoretti domestici, torte e addobbi natalizi, ma anche aiuti per gli anziani dei centri sociali e attività da baby sitter. Sono alcuni esempi degli "affari" che propongono le 47 Banche del tempo attive a livello regionale (sette a Modena), particolari istituti di credito dove le cifre su conto corrente e assegni non indicano il denaro ma le ore disponibili per essere scambiate. Per i correntisti di queste Banche, oltre duemila in regione, infatti, è il tempo il bene prezioso da mettere in circolazione per sviluppare le relazioni tra le persone e migliorare la qualità della vita.
Alle Banche del tempo e alle loro esperienze di collaborazione con gli enti locali è dedicato il convegno regionale che si svolge sabato 5 dicembre a Modena (ore 9,30, sala Panini della Camera di commercio in via Ganaceto 134) con gli interventi di esperti e protagonisti. Introducono l'assessore alla Promozione delle politiche sociali della Regione Emilia Romagna Annamaria Dapporto e il vicepresidente della Provincia di Modena Mario Galli.
Oltre a una tavola rotonda con rappresentanti di Comuni e associazioni, è previsto un approfondimento sulle "Reti di economia solidale nel contesto della crisi attuale" curato da Mauro Bonaiuti dell'Università di Modena e Reggio Emilia. «In tempi di instabilità lavorativa ed economica - spiegano i promotori del convegno - il ruolo delle Banche del Tempo e il loro coinvolgimento nella programmazione territoriale può aprire, infatti, inediti spazi di promozione delle risorse individuali portate a valore in una dimensione di scambio reciproco».
Nel corso del 2008 a livello regionale sono stati registrate circa 15 mila ore scambiate. Nella Banca, infatti, le persone mettono a disposizione il proprio tempo per determinate prestazioni guadagnandosi il diritto di riceverne altre. Si depositano, quindi, ore e bisogni e i flussi di tempo in entrata e in uscita sono regolati dal principio dello scambio. Il valore centrale è il tempo non il carattere della prestazione: un'ora per fare una torta o stirare qualche camicia equivale a un'ora di baby sitting o di lezione di inglese. «In questo modo - spiegano i promotori - tutti i soggetti coinvolti sono in posizione di parità, senza posizioni o ruoli predefiniti».
Data comunicato | 4/12/2009 |
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Numero | 1261 |
Ora | 12 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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autore: | Ufficio stampa |
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data di creazione: | venerdì 4 dicembre 2009 |
data di modifica: | venerdì 4 dicembre 2009 |