Comunicato stampa N° 1015 del 25/9/2009
«L'apertura contemporanea della caccia stanziale e quella al cinghiale in programma domenica 27 settembre ha come obiettivo proprio un maggiore sicurezza. Aprendo nello stesso giorno, infatti, i cacciatori dovranno scegliere, così si distribuiranno in modo più uniforme, evitando pericolosi assembramenti». Sono le rassicurazioni espresse da Gian Domenico Tomei, assessore con delega alle Politiche faunistiche della Provincia di Modena, rispondendo nel Consiglio provinciale di mercoledì 23 settembre, all'interpellanza di Luca Guelfi (Pdl) che chiedeva un differenziazione dell'apertura dei due tipi di caccia (stanziale e al cinghiale) «a tutela dell'incolumità dei cittadini». Per Ghelfi l'apertura contemporanea porterà in Appennino numerosi cacciatori creando una situazione potenzialmente pericolosa anche per la presenza di turisti alla ricerca di funghi.
Tomei ha ricordato che la caccia al cinghiale è regolata con precise disposizioni e prescrizioni in grado di garantire la sicurezza sia dei cacciatori che dei cittadini. Rispondendo ad una sollecitazione di Ghelfi («più coinvolgimento dei Comuni»), Tomei ha annunciato che la programmazione venatoria, di esclusiva competenza della Provincia, sarà illustrata ai Comuni.
Nel corso della discussione Luca Gozzoli (Pd) ha sostenuto che «i cacciatori sono preparati con corsi specifici, l'attività è regolata ed è utile per ridurre l'invasione dei cinghiali», mentre Mauro Sighinolfi (Pdl) ha sottolineato la difformità dei calendari rispetto ad altre Province della regione.
Il Consiglio ha discusso anche una interpellanza presentata Denis Zavatti (Lega nord) sul calendario venatorio, definito da Zavatti «il più restrittivo rispetto alle altre Province limitrofe», in particolare su alcuni provvedimenti come l'addestramento cani, giornate fisse di caccia, limiti alla caccia ad alcune specie, chiedendo se la Provincia non «intenda uniformarsi alle altre realtà». Tomei ha risposto che «essendo l'attività già iniziata la Giunta ritiene di non dover procedere ad alcuna modifica», mentre saranno avviati «contatti con le Province di Reggio Emilia e Bologna per verificare la possibilità di realizzare calendari il più possibile omogenei». Per quanto riguarda le limitazioni alle specie Tomei ha sottolineato che le decisioni della Provincia avvengono sulla base dei pareri e delle indicazioni dell'Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale che segnala le specie a rischio e le necessità di salvaguardia.
Data comunicato | 25/9/2009 |
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Numero | 1015 |
Ora | 17 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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autore: | ufficio stampa |
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data di creazione: | venerdì 25 settembre 2009 |
data di modifica: | venerdì 25 settembre 2009 |