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Comunicato stampa N° 350 del 27/3/2009

caccia, ecco i nuovi presidenti degli atc

“ora interventi per limitare danni all’agricoltura”

«Convocherò presto i nuovi presidenti degli Atc modenesi per concordare con loro l'avvio dei piani di controllo dei cinghiali e l'anticipo della caccia di selezione ai caprioli per limitare i danni all'agricoltura, oltre ad attività a difesa del territorio su cervidi e nutrie». Lo annuncia il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini che nei giorni scorsi ha anche risposto in Consiglio provinciale a un'interrogazione dei gruppi di centro destra proprio relativa alle nomine negli Ambiti territoriali di caccia.

Nell'Atc Modena 1 (pianura) il nuovo consiglio direttivo ha eletto Wainer Tassi, nel Modena 2 (centrale) Gian Battista Pasini, nel Modena 3 (montagna) Marco Ladurini. I consigli degli Atc sono composti da 20 membri (tutti i nomi sul sito www.provincia.modena.it), dei quali sei rappresentanti delle organizzazioni agricole, sei delle associazioni nazionali venatorie, quattro delle associazioni di protezione ambientale riconosciute e quattro della Provincia. Proprio su queste nomine è intervenuto il centro destra criticando il fatto che i rappresentanti della minoranza siano stati nominati in Atc diversi da quelli indicati e poi siano stati invitati a votare per i candidati scelti dal presidente. «La richiesta all'opposizione di fornire nominativi non era certo un atto dovuto - ha spiegato Sabattini in Consiglio - e comunque prima della nomina tutti sono stati convocati per spiegare come questa fosse vincolata a un obiettivo: il rinnovamento degli Atc, superando una fase di lacerazione, in base agli accordi sottoscritti con associazioni agricole e venatorie».

Per il capogruppo della Lega Nord Giorgio Barbieri «Sabattini potrebbe essere credibile se a capo degli Atc non avesse piazzato persone espressione della sua parte politica» e a questo punto «non ha senso tenere i rappresentanti delle minoranze». Cesare Falzoni (Pdl-An) ha definito «inaccettabile avere stravolto le nostre indicazioni, un metodo stalinista in cui la sinistra democristiana è maestra: ci siamo fidati e abbiamo fatto male».

Per Giandomenico Tomei (Pd) «la discontinuità era necessaria per intervenire sul disastro che sta avvenendo in montagna». Tomaso Tagliani (Pdl-Popolari Liberali), dopo aver ricordato come le tre nomine indicate dalla minoranza facessero parte dell'accordo sul Piano faunistico («il presidente ci ha dribblato»), ha affermato che ora c'è aria di crisi in tutti gli Atc: «Stiamo andando verso una battaglia bestiale». E a Tomei ha replicato: «Il disastro della montagna non è colpa dei cacciatori».

Scheda informativa

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Data comunicato
27/3/2009
Numero
350
Ora
11
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: venerdì 27 marzo 2009
data di modifica: venerdì 27 marzo 2009