È incentrato su tre grandi compositori dell’Ottocento, Mendelssohn, Franck e Liszt, il concerto che l’organista Renzo Rossi terrà giovedì 7 agosto nella chiesa parrocchiale di Fanano nell’ambito della rassegna “Armonie tra musica e architettura”. Il concerto inizia alle 21. L’ingresso è libero.

“Armonie”, la rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.

Renzo Rossi aprirà il concerto con due vivaci sonate di Mendelssohn, la “n.4 Op. 65” e la “n.5 Op. 65”, proseguendo con il “Final Op.21” di Franck e il “Preludio e fuga sul nome di Bach” di Liszt. L’artista suonerà sull’organo a trasmissione elettrica del secondo dopoguerra, costruito dalla ditta Ruffatti di Padova.

Renzo Rossi, nato e residente a Rovigo, ha studiato nei conservatori di Rovigo, Bologna e Ferrara conseguendo i diplomi in Organo, Pianoforte e Clavicembalo. Nel 2006 si è diplomato anche in direzione di coro. Come solista partecipa a significative rassegne concertistiche e collabora con diverse formazioni cameristiche italiane.

Costruita probabilmente nel XII secolo, la chiesa di San Silvestro, tempio romanico tra i più insigni dell’Appennino, si ispira al Duomo di Modena nella pianta basilicale a tre grandiose navate. Fino al 1276 fu sottoposta all’Abbazia di Nonantola. Nel 1612 fu ristrutturata invertendone la pianta: la facciata fu spostata nella zona absidale eliminando la cripta e il presbiterio e costruendo il transetto, la cupola e altre cappelle. A nuovi lavori dell’inizio del Novecento risalgono la facciata in stile neoromanico e l’affrescatura dell’interno a opera di Fermo Forti. Chiesa fra le più ricche della montagna modenese, possiede dipinti di famosi maestri a testimonianza del rilievo culturale ed economico di Fanano. Tra questi, la “madonna del Buon consiglio e Santi” di Francesco Vellani, protagonista del Settecento estense, il “Battesimo di Costantino” del seicentesco Pellegrino Pellegrini da Fanano, il “Martirio di Santa Cecilia”, capolavoro del dalmata Matteo Ponzone del 1635.