Comunicato stampa N° 443 del 14/04/2008
«Le 19 mila domande presentate a Modena dai cittadini extracomunitari non sono richieste di regolarizzazione ma d’ingresso». Lo ha precisato Gianni Cavicchioli, assessore provinciale all’Immigrazione in risposta all’interpellanza presentata dai consiglieri di Forza Italia-Pdl con la quale Claudia Severi, insieme ad Antonella Orlandi e Dante Mazzi, domandava «quante saranno le regolarizzazioni previste a Modena e come si può ridurre il numero dei clandestini». Annunciando che i permessi concessi «saranno presumibilmente 5.500», l’assessore Cavicchioli ha sottolineato che «il termine clandestino non può essere “affibbiato” a tutti coloro che sono oggi in Italia per lavorare ma senza quel permesso di soggiorno che la legge Bossi-Fini rende molto difficile ottenere. L’unico rimedio è quindi modificare la legge per permettere di soddisfare la richiesta di lavoro rivolta ai cittadini stranieri che c’è in Italia».
«Non avremmo bisogno di lavoratori stranieri – ha replicato Dante Mazzi (Forza Italia-Pdl) – se dessimo ai disoccupati italiani, che per lavorare devono trasferirsi, magari dal sud, le stesse opportunità che diamo agli stranieri». Fabio Mosca (Pd), dopo aver sottolineato che in Emilia il 76 per cento degli stranieri irregolari lavora, ha affermato che «l’interpellanza è importante perché entra nel merito del fallimento della Bossi-Fini che ha fatto aumentare il numero dei clandestini anche a causa dei lunghissimi tempi di rinnovo che a volte superano la durata dei permessi. Per risolvere il problema – ha proseguito il consigliere – bisognerebbe inserire nel decreto flussi 2008 tutti quelli per cui i datori di lavoro hanno fatto domanda e allungare la durata dei permessi».
Secondo Luca Caselli (An) la legge Bossi-Fini «andrebbe inasprita. Il modello Modena prevede per queste persone benefit sociali e politici eccessivi». Giorgio Barbieri ha osservato che «Spagna e Gran Bretagna hanno leggi molto dure mentre i nostri ministri avevano pensato di richiamare in Italia una marea di immigrati offrendo loro un sostegno economico quando non riusciamo nemmeno a sostenere decentemente i nostri anziani». Infine, Claudia Severi (FI-Pdl), dichiarandosi non soddisfatta, ha rilevato che «secondo l’Unione europea il livello di efficacia della Bossi-Fini sarebbe stato elevato se fosse stata applicata correttamente. O facciamo entrare solo chi ha casa, lavoro e rete sociale – ha concluso– o si allargano le maglie del disagio».Data comunicato | 14/4/2008 |
---|---|
Numero | 443 |
Ora | 17 |
chiusura della tabella |
autore: | Ufficio Stampa |
---|---|
data di creazione: | lunedì 14 aprile 2008 |
data di modifica: | lunedì 14 aprile 2008 |