Come ogni anno, dal 1948, in occasione dell’anniversario della fondazione dell’Organizzazione mondiale della sanità- Oms, la giornata mondiale della salute si tiene il 7 aprile. Questa sarà un’edizione particolare perché le malattie legate ai mutamenti climatici saranno al centro del 60mo anniversario della fondazione dell’Oms.
L’organizzazione “è nata dall’impegno globale per costruire sicurezza e pace globali. Sessanta anni dopo, lo stesso senso di vulnerabilità e solidarietà sta riunendo la comunità globale per reagire alla crescente minaccia che i mutamenti climatici portano alla sicurezza della salute pubblica”. Insomma, “proprio come la salute e il benessere venivano visti come un aspetto qualificante della pace e della sicurezza - dice Margaret Chan, direttore generale dell’Oms - allo stesso modo, la salute e il benessere delle popolazioni devono diventare la misura qualificante dell’impatto dei cambiamenti climatici e dei nostri sforzi per reagire efficacemente”.
I professionisti della salute sono in prima linea nell’affrontare gli impatti dei mutamenti climatici soprattutto laddove le popolazioni più vulnerabili lottano per prevenire, riconoscere, controllare e curare malattie come malaria e diarrea e condizioni come la malnutrizione. Il cambiamento climatico farà emergere e esacerberà queste debolezze, portando nuova pressione sulla salute pubblica e con maggiore frequenza. Per questi motivi “dobbiamo mettere la salute al centro dell’agenda del clima, - conclude il direttore generale dell’Oms - ciò include la mobilitazioni di governi e di tutti gli enti coinvolti perché collaborino nel rafforzare la sorveglianza e il controllo sulle malattie infettive, l’uso più sicuro delle sempre più ridotte riserve di acqua e l’azione sanitaria in caso di emergenze”.
Per questo, aggiungiamo, occorre richiamare e formalizzare l’impegno delle amministrazioni (centrali e locali) non solo nel campo del controllo e dell’adattamento alle nuove realtà ambientali e sanitarie che si verranno a creare. Occorre anche stabilire un patto per “invertire la rotta”, non solo con generiche enunciazioni di principio degli organi centrali, per una nuova cultura che veda l’attività dell’uomo in un contesto armonioso con le risorse che la natura ci offre ora, su tutto il pianeta e per il futuro. Tutto questo però deve trovare un impegno anche locale con atti concreti ed immediati.
In particolare a Modena verrà ribadita l’esigenza di una integrazione tra culture, professionalità ed istituzioni ambientaliste e sanitarie, illustrando esperienze realizzate nel settore e mirando ad un loro consolidamento e sviluppo.
Per ricordare e discutere questi temi, il 7 Aprile 2008 a Modena presso la sala del Consiglio Provinciale di Modena è convocato un incontro tra esperti, istituzioni e cittadini sul tema "Cambiamenti climatici e salute".
Tipologia | Atti di convegni e seminari |
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data di creazione: | lunedì 7 aprile 2008 |
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data di modifica: | lunedì 7 aprile 2008 |