L’accordo per la riconversione produttiva dello zuccherificio di Finale Emilia prevede la realizzazione e la gestione nell’area dell’impianto di una centrale elettrica di circa 12,5 megawatt elettrici costituita da una caldaia ad alte prestazioni e da un ciclo termico avanzato, alimentata con biomasse di origine agricola per 94 mila tonnellate all’anno al 25 per cento di umidità. L’investimento previsto è di circa 50 milioni di euro.

La gestione della centrale termica garantirà l’occupazione per 15 persone, mentre altre 15 saranno impiegate nell’attività di stoccaggio e confezionamento dello zucchero che Italia zuccheri spa nell’Accordo siglato si impegna a mantenere nello stabilimento di Finale. La firma dell’Accordo consente, inoltre, di prorogare la cassa integrazione guadagni straordinaria per due anni per tutti i dipendenti con la garanzia, comunque, di una collocazione in altri stabilimenti di Italia zuccheri spa.

Il progetto definitivo della centrale deve essere predisposto entro quattro mesi, nell’arco di un anno si concluderà il percorso autorizzativo per l’impianto che sarà operativo nel primo semestre del 2010.

«La Valutazione d’impatto ambientale per questo genere di strutture è di competenza della Provincia – sottolinea l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana – e questo rappresenta una garanzia in più per la tutela del territorio sia rispetto alle caratteristiche dell’impianto sia per il controllo delle emissioni in atmosfera che saranno sensibilmente ridotte rispetto a quelle dello zuccherificio».

Nell’Accordo sottoscritto, inoltre, Italia zuccheri spa si impegna non solo a rispettare le normative nazionali e regionali sulle emissioni, ma anche a ottenere la certificazione Emas, «a conferma dell’eccellenza ambientale e tecnologica dell’iniziativa».