Aprendo il dibattito Marisa Malavasi (Forza Italia) si è complimentata per il progetto «che appartiene alla politica del “fare”. Chiedo però alla Provincia di stimolare i Comuni che ancora non l’hanno fatto a iscriversi rapidamente all’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica».

Secondo Giorgio Barbieri (Lega nord) «i soldi stanziati sono molto pochi per i progetti che si devono fare, e quello che non verrà finanziato nell’anno richiesto uscirà dalla graduatoria. Non sono contrario alla distribuzione di soldi, ma le cifre di cui parliamo sono noccioline», mentre Cesare Falzoni (An) ha sottolineato che «guarda caso, gli stanziamenti maggiori sono previsti per il 2009, anno elettorale».

Per Caterina Liotti (Ds-l’Ulivo) «il programma ha raccolto bisogni reali, speriamo che in futuro si possano trovare tutte le risorse». Dello stesso parere Walter Telleri (Verdi) che, rimarcando l’inadeguatezza del finanziamento, ha dichiarato di «non condividere pienamente i criteri adottati, anche se sono quelli previsti dalla legge, perché a volte non sono del tutto equi».

Tomaso Tagliani (Udc), esprimendo un voto favorevole, ha rilevato che «è indispensabile, soprattutto in montagna, mettere a norma le scuole ma bisogna anche controllare che i soldi siano spesi bene».

Infine, Dante Mazzi (Forza Italia) ha affermato che «la Regione dovrebbe tenere conto anche delle migrazioni di studenti tra le province. Un fenomeno che interessa in modo particolare alcune scuole come il Formiggini e che la Provincia di Modena dovrebbe far valere». L’assessore Facchini ha precisato che il 60 per cento dei fondi viene ripartito calcolando il numero complessivo degli alunni, e quindi tenendo conto, di fatto, anche di questo fenomeno.