News

Comunicati Stampa

Salta il menù di navigazione, vai al contenuto principale (Corpo centrale)

Comunicato stampa N° 1006 del 23/7/2007

tartaruga azzannatrice catturata a casinalbo
pesa oltre cinque chili, portata in un ecocentro

Una tartaruga azzannatrice è stata catturata nei giorni scorsi in un cortile di un’abitazione privata a Casinalbo dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena. Gli operatori sono stati avvertiti da alcuni inquilini allarmati alla vista dell’animale di cui non si conosce la provenienza. Come spiegano i volontari del centro, infatti, è possibile che la tartaruga sia stata abbandonata dal proprietario che probabilmente l’aveva incautamente o inconsapevolmente acquistata, forse confusa tra altre specie di piccole tartarughe la cui importazione è legale.

Episodi come questo, infatti, non sono certo una novità in provincia di Modena (si tratta del sesto in cinque anni) e anche stavolta si tratta di un esemplare particolarmente gigantesco, dal peso di oltre cinque chili con una carapace di circa 30 centimetri di diametro e una lunghezza becco-coda di quasi mezzo metro più 15 centimetri di collo.

L’ultimo episodio simile nel modenese era accaduto nel gennaio 2005 quando una tartaruga della stessa specie è stata rinvenuta lungo un canale a Soliera.

L’animale ora è ospitato nella sede del centro in via Nonantolana da dove sarà  trasferito presso il centro di recupero della fauna esotica di Monte Adone a Sassomarconi.

La tartaruga azzannatrice è una specie diffusa nel nord America, in tutta l'area occidentale dal confine con il Canada fino al Golfo del Messico, Florida compresa dove è presente una sottospecie.

Ma questa non è certo una piccola e innocua tartarughina da giardino. In cattività, se iperalimentati, alcuni soggetti hanno raggiunto i 35 chilogrammi.

Inoltre è pericolosa per l'uomo: nonostante non sia per nulla aggressiva, anzi, se minacciata può infliggere serie morsicature col suo becco potente e la sua capacità di proiettare il lungo collo per mordere (non a caso il nome scientifico è “Chelydra serpentina”). E’ carnivora quindi è pericolosa anche per la fauna autoctona, in particolare anatre, testuggini palustri, rane e gamberi di fiume.

L’attività del Centro soccorso animali selvatici di Modena avviene sulla base di un accordo con la Provincia per il recupero di animali selvatici feriti e in difficoltà. Per le segnalazioni  chiamare i numeri 339 8183676-339 3535192 oppure il servizio 118.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
23/7/2007
Numero
1006
Ora
13
chiusura della tabella

Documentazione allegata

Allegati

FOTO
la tartaruga azzannatrice catturata a Casinalbo
data dell'ultimo aggiornamento: lunedì 23 luglio 2007
Tartaruga-Casinalbo-light.jpg (116Kb)
Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: ufficio stampa
data di creazione: lunedì 23 luglio 2007
data di modifica: lunedì 23 luglio 2007