«Se avete poche ore per visitare una città, anziché chiudervi in un museo andate al mercato: vi svelerà molte cose sulle abitudini, i gusti, la cultura di quel luogo». E’ una provocazione quella lanciata da Davide Paolini, il “Gastronauta” di Radio 24 e editorialista del Sole 24 Ore, protagonista di un incontro col pubblico nell’ambito della mostra “I sapori dell’arte” nella chiesa di San Paolo.

Legato a Modena da ricordi dell’infanzia («mio nonno, commerciante di carne della Romagna, veniva sempre al mercato bestiame»), Paolini ha scelto come tema i mercati, «veri e propri musei all’aperto. Visitare un mercato vi aiuterà a capire la mentalità degli abitanti di quella città». Una teoria supportata da numerosi esempi, visto che Paolini ha girato il mondo in lungo e in largo alla ricerca di gusti e sapori. «I mercati – ha spiegato – sono importanti anche perché aiutano a salvaguardare la merce locale. Per questo vanno conservati, adeguandoli alle moderne esigenze ma senza snaturarli. A Firenze, ad esempio, hanno distrutto i meravigliosi banchi in marmo del pesce: sono scempi che bisogna fermare».

Dalla difesa dei cibi tradizionali («quelli veri però, non le imitazioni») all’allarme sull’omologazione del gusto: «Non ci sono solo gli hamburger di Mc Donald’s- ha ammonito – Ci sono i kebab prodotti da multinazionali tedesche che hanno monopolizzato il mercato. Ci sono le “mode” alimentari: ora, ad esempio, sembrano esistere solo i paccheri, gli altri tipi di pasta sembrano spariti dalla ristorazione». Racconti a aneddoti per spiegare che il cibo è la chiave per promuovere un territorio: «Per certi prodotti che non hanno potenzialità di crescita proporrei l’autarchia assoluta: anzichè gonfiare la produzione a fini distributivi, costringiamo chi li vuole gustare ad andare nel luogo d’origine».

L’incontro con Davide Paolini rientra nel ciclo di conferenze legate alla mostra “I sapori dell’arte”, realizzata dalla Provincia con la collaborazione del Centro Studi Muratori, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dei quattro consorzi di tutela dei prodotti di eccellenza modenesi (lambruschi doc, aceto balsamico tradizionale, prosciutto di Modena e parmigiano reggiano). La mostra è aperta fino al 20 maggio, tutti i giorni dalle 10 alle 19, con ingresso gratuito.