Il vice presidente della Provincia di Modena Maurizio Maletti e il presidente di Acer Vito Tedeschini incontrano giovedì 1 marzo i sindacati dei pensionati per affrontare la questione dell’indennità di coabitazione richiesta anche a badanti con contratto di lavoro, nella quota fissa di 15 euro mensili.

«Il provvedimento è applicato correttamente dall’Azienda casa di Modena – spiega Maurizio Maletti – perché approvato dalla Conferenza degli enti nel 2004 e previsto in tutti i Regolamenti comunali di Edilizia residenziale pubblica. Di fronte a quella che appare essere un’iniquità, una vera e propria “tassa sul disagio”, è possibile valutare di congelare questa parte della norma che, comunque, era stata introdotta per evitare ingressi abusivi negli appartamenti, non certo per aggravare la situazione di chi ha bisogno di assistenza».

Il tema sarà affrontato anche in un incontro già previsto con i Comuni per le prossime settimane e, se ci sarà l’accordo degli enti locali, potrà essere inserita all’ordine del giorno della Conferenza degli enti, già nella prima seduta, la cancellazione della parte di normativa relativa appunto alle badanti. «In questo modo la questione – sottolinea Maurizio Maletti – potrà continuare a essere regolamentata in modo omogeneo in tutti i comuni, ma senza oneri aggiuntivi per chi ha esigenze di aiuto».

La coabitazione negli edifici di Edilia residenziale pubblica deve essere autorizzata. Per i coabitanti è prevista un’indennità mensile calcolata sulla base del canone (un dodicesimo del 25 per cento del canone oggettivo) e che comunque deve essere di almeno 50 euro mensili. Per badanti con contratto di lavoro era stata prevista un’eccezione diminuendo il contributo a 15 euro. L’indennità non si applica in caso di minori che non svolgano attività lavorativa o assistiti a totale carico dei Servizi sociali.