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Comunicato stampa N° 1704 del 27/12/2006

il dibattito sul bilancio in consiglio provinciale
agricoltura, area nord, scuola, viabilità e tasse

Con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra e quello contrario dell’opposizione di centrodestra, il Consiglio provinciale di Modena ha approvato nei giorni scorsi il bilancio preventivo dell’ente che ammonta a 195 milioni di euro.

Il dibattito sulla manovra è stata anche l’occasione per diversi consiglieri di fare il punto della situazione dell’economia modenese, senza trascurare la scuola, la viabilità, le tasse e l’ambiente in particolare nell’area nord.

Franca Barbieri (Ds) ha apprezzato «che la Giunta abbia saputo riorganizzare le voci di spesa evitando di aggravare le tasse. Rilevo anche che finalmente la donna non è stata confinata in un capitolo a parte: il bilancio di genere che sperimenteremo nel 2007 obbliga infatti a considerare i cittadini e le cittadine reali e non astratti e, rendendo visibile ciò che prima non lo era, rende più efficaci le politiche».

Per Cesare Falzoni (An) «è solo una mezza verità che la Giunta non abbia aumentato le tasse. Non lo ha fatto perché sono tutte già al massimo, tranne l’Ipt (imposta provinciale di trascrizione), ma poiché la Provincia è sempre in avanzo, non si capisce perché dovrebbe chiedere altri soldi ai cittadini. Aumentano invece le entrate grazie alla ripresa economica e quindi grazie al governo precedente e non certo a Prodi che è riuscito a unificare l’Italia tutta contro di lui».

Tomaso Tagliani (Udc) ha sostenuto che «il bilancio taglia maggiormente nei settori già in sofferenza come l’agricoltura. Si raccolgono fondi per manifestazioni che promuovono il biologico, ma poi si trascurano le colture tradizionali. Condivido invece in parte quello che si fa per la montagna ma bisogna essere più incisivi soprattutto nel sostenere i giovani imprenditori, il turismo e le infrastrutture viarie, sulle quali la Provincia ha dormito. Ricordo anche il contenzioso irrisolto con i cittadini che hanno subito danni dalla fauna selvatica».

Ivano Mantovani (Ds) esprime un giudizio positivo: «E’ un bilancio dall’impostazione forte e personale nella decisione di non aumentare il prelievo fiscale. Per tagliare più di quattro milioni di euro e ridurre i contributi ci vuole coraggio. Stiamo facendo bella figura nell’edilizia scolastica e stiamo rispettando il piano della mobilità, ma non dobbiamo dimenticarci i problemi, come quello della bretella Campogalliano-Sassuolo e quello topico dello scalo di Marzaglia non collegato alla viabilità, sarebbe un disastro non metterci una pezza entro i prossimi 18 mesi. Anche l’agricoltura nella Bassa è stata abbandonata mentre gli agricoltori hanno bisogno di sostegno: è importante riorganizzare le politiche agroalimentari e recuperare idee in proposito».

Secondo Enrichetta Annovi (Forza Italia) «le risorse calano ma, diversamente dallo scorso anno, nessuno si lamenta: con tremila studenti in più e con meno fondi ci aspettavamo grandi proteste dall’assessore Facchini per la quale invece va tutto bene. La Sanità ha subito tagli del 12 per cento, i giovani e il lavoro del 40 per cento, ma adesso i tagli diventano riorganizzazioni. Sul versante urbanistico invece l’aggettivo sostenibile giustifica qualunque consumo del territorio perché il costruito serve ai Comuni per fare cassa».

Per Walter Telleri (Verdi) lo scenario provinciale è fatto di grandi positività, «ma abbiamo interi comparti in forte sofferenza a partire dall’area nord che rischia di diventare la “pattumiera” della provincia. C’è una crisi incipiente nel comparto ceramico e un’insufficiente intenzione verso quello agricolo da parte di tutti i Comuni: quali risorse destiniamo alla soluzione di questi problemi? Questo bilancio privilegia l’edilizia scolastica e la viabilità, ma io avrei preferito un intervento più equilibrato perché l’obiettivo della sicurezza non può essere il cavallo di Troia che fa passare politiche di mobilità vecchie».

Mauro Cavazzuti (Margherita) ritiene il bilancio «equilibrato e robusto, impegnato nel riorganizzare l’ente in modo determinato e con ha le carte in regola per essere tra i migliori. Invito però la Giunta a proseguire con prudenza sul fronte del lavoro precario perché, se è necessario rispondere al bisogno di sicurezza, non bisogna far passare la sensazione che i dipendenti pubblici siano più garantiti degli altri».

Anche per Aldo Imperiale (Prc) «il bilancio è virtuoso ed equilibrato. Il tema della rimodulazione delle funzioni dell’ente è un’occasione per ragionare sui compiti che la Provincia può svolgere meglio di altri, ma occorre allo stesso tempo essere più permeabili alle istanze di risanamento e progresso che vengono dalla società, salvaguardare il nostro sistema produttivo e mettere in atto una politica industriale che arrivi prima della crisi delle imprese».

Giorgio Barbieri (Lega Nord) si è invece domandato «quanto impatterà questa disgraziata finanziaria, che non tocca il grande capitale ma aumenta le aliquote contributive agli artigiani e ai commercianti e colpisce tutti in modo indiscriminato. Anche questo bilancio non taglia nulla e mantiene carrozzoni come Arpa e Atcm che siete incapaci di governare, ma toglie dove invece dovrebbe investire risorse che ritornano, e cioè nell’agricoltura, nel commercio e nell’artigianato».

Caterina Liotti (Ds) ha evidenziato che il bilancio investe sulla qualità dell’istruzione ma che «è importante favorire lo sviluppo dei servizi integrati per l’infanzia. Il fatto che vengano ridotte le risorse per la formazione è una bella sfida per noi perché ci impone di incidere maggiormente nelle strategie per la formazione qualificata».

Luca Caselli (An) registra «l’ennesimo declassamento della Provincia di Modena, scende anche il benessere sociale e quindi mi domando se il fantastico modello emiliano funziona davvero. L’economia modenese non ha bisogno per essere competitiva né della Provincia né degli enti, sconosciuti quando va bene, giudicati inutili negli altri casi. Due note infine sull’assessorato alla Cultura che propone manifestazioni elitarie che non suscitano interesse nell’utente invece di valorizzare le cose belle del nostro territorio, e sulla mancanza di sicurezza: la Provincia forse si è arresa».

Per Andrea Sirotti (Ds) «in un contesto non semplice questo bilancio guarda avanti perché contiene gli elementi di innovazione richiesti dalle sfide dei prossimi anni».

Dante Mazzi (Forza Italia) sottolinea che «l’unica differenza di questo bilancio da quelli degli anni precedenti è che mancano le grida contro il governo centrale, benché ce ne sia bisogno. Il contenuto mette in evidenza un atto di macelleria sociale da parte della Regione, e tagli ingiustificati effettuati dalla Provincia, come per esempio quelli sulla formazione. Bene invece i tagli sulle consulenze, spero solo che vengano mantenuti».

Secondo Elena Malaguti (Margherita) «il contenimento della spesa e l’ottimizzazione degli investimenti sono una politica vincente, così come è da premiare l’investimento di risorse e attenzione sulla scuola. Auspico una riflessione sull’area nord che tenga conto di tutti gli elementi che la caratterizzano e non punti solo sull’agricoltura ma anche sulla filiera agroturistica».

All’opposto, Claudia Severi (Forza Italia) ritiene che «se l’obiettivo del bilancio era far emergere un nuovo modello di sviluppo, ha fallito. La Giunta ha strumentalmente disinformato i cittadini sulla finanziaria tacendone i tagli, mentre invece le entrate correnti da trasferimenti calano del 20 per cento, eppure è assordante il silenzio di quelli che l’anno scorso gridavano come agnelli al macello. Non convince nessuno che la Provincia si dipinga virtuosa: oggi i tagli fanno sì che cessino i contributi agli asili di montagna, ma nessuno fiata».

Per Giuseppe Vaccari (Ds) «la forza di questa finanziaria è coniugare risanamento e sviluppo, e in quest’ottica io leggo anche il bilancio della Provincia. E’ un bilancio di svolta che si concentra sulle funzioni proprie dell’ente e fa una selezione della spesa. Il nostro territorio ha un’altissima densità produttiva per cui il tema della tutela dell’ambiente è particolarmente delicato: abbiamo bisogno di impegno, sulle aree protette e sulla tutela delle biodiversità, per salvaguardare il nostro capitale naturale».

Scheda informativa

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Data comunicato
27/12/2006
Numero
1704
Ora
15
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: mercoledì 27 dicembre 2006
data di modifica: giovedì 28 dicembre 2006