Nei prossimi mesi si procederà alla catalogazione di tutte le video-interviste e alla preparazione di altri materiali divulgativi. Quindi, a conclusione del lavoro, sarà organizzato a Modena un evento che avrà come protagoniste proprio le rezdore, in una sorta di “scuola di cucina della tradizione” aperta alla cittadinanza.

   Il progetto “Storie di terra e di rezdore” nasce da una collaborazione tra Provincia di Modena e Slow Food Italia. A definire le linee-guida della ricerca sul recupero della tradizione gastronomica modenese è stato un comitato scientifico composto da “addetti ai lavori” presieduto da Alberto Adolfo Fabbri, gastrosofo, presidente di Slow Food Emilia Romagna e membro del consiglio nazionale dell’associazione. Membri sono Antonio Cherchi, responsabile della Condotta modenese di Slow Food; Sandro Bellei,  giornalista e autore di una ventina di pubblicazioni in materia di enogastronomia; Massimo Bottura, chef dell’Osteria La Francescana di Modena (due stelle Michelin) per la sua capacità di innovare e conservare la cucina del territorio; Laura Galli Morandi dell’Hosteria Giusti, uno dei locali storici di Modena (400 anni compiuti l’anno scorso) e vetrina internazionale dei prodotti della tradizione; Italo Pedroni dell’Osteria di Rubbiara, che all’esperienza pluridecennale di ristoratore affianca quella di produttore di aceto balsamico tradizionale, nocino e altre specialità tipiche; Valerio Vignoli della Direzione generale Cultura, Formazione e Lavoro della Regione Emilia Romagna.

   Le interviste sono state realizzate - col supporto tecnico della società Heidi Comunicazione di Modena – dalla giornalista Paola Benati, dai cameramen Carlo Baroni, Massimo Bellini, Riccardo Giullari e Simone Soncini che pazientemente hanno seguito le indicazioni di Nico Lusoli (Slow Food), coordinatore del gruppo operativo, e di Bruno Bosi. Il girato è poi stato montato da Simone Lazzaretti e Simone Soncini, sotto la supervisione di Paolo Credi, Antonio Cherchi, Nico Lusoli e Paola Benati.