“Fare squadra” è un’espressione di cui forse si abusa nel linguaggio politico corrente, ma che al tempo stesso definisce efficacemente l’esigenza di mettere a sistema le forze di tutti per raggiungere un obbiettivo comune. Per questo, pensando alle azioni che saranno messe in campo dagli enti locali per il presente e soprattutto per il futuro, il sistema-Modena ha deciso di dotarsi di uno strumento con il quale davvero “fare squadra”. Si chiama Conferenza economica e sociale provinciale (Cesp) e sarà la sede in cui definire le scelte strategiche del sistema sui grandi contenuti programmatici e fornire agli enti di governo del territorio elementi, informazioni, impulsi e indirizzi utili all’assunzione di decisioni consapevoli.
L’idea di istituire la Cesp nasce dal “Patto territoriale”, un documento sottoscritto nei mesi scorsi da enti locali, sindacati, associazioni di categoria, terzo settore proprio con l’obbiettivo di stabilire un nuovo metodo di lavoro per quanto riguarda la definizione delle scelte strategiche per il territorio: il metodo della concertazione, del confronto e dell’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati. Il “Patto” è stato presentato questa mattina (venerdì 23 giugno) alla Camera di Commercio nel corso di un’iniziativa pubblica alla quale ha partecipato l’assessore regionale Paola Manzini (scuola, formazione e lavoro).
«In questi mesi - ha spiegato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini - il metodo della concertazione ha già portato qualche risultato: penso all’istituzione del Fondo per l’innovazione, impostato proprio in base ai suggerimenti arrivati dal mondo economico e buon esempio di sinergia tra pubblico e privato, tra istituzioni e mondo economico. Credo si debba andare avanti su questa strada non solo per quanto riguarda l’economia ma anche il sociale, la cultura e gli altri campi d’intervento. E’ una scommessa importante per il futuro».
Nel corso del dibattito sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni economiche e del terzo settore, amministratori ed esponenti sindacali: la sollecitazione comune è stata quella ad accelerare i tempi per l’avvio del confronto di merito.
«Con questo documento - ha commentato il sindaco di Modena Giorgio Pighi - definiamo compiutamente quello che già è nella prassi quotidiana di molti di noi e cioè la pratica della concertazione per superare la divisione fittizia tra sistema delle Istituzioni e mondo economico e del lavoro. Con la Conferenza economica e sociale, inoltre, forniamo anche la sede di discussione appropriata per affrontare i grandi temi e per definire le scelte strategiche che guideranno la nostra azione. Ci attendono sfide importanti e difficili – ha concluso il sindaco - vogliamo affrontarle con idee nuove e spirito di collaborazione».
Il documento è il frutto di un intenso confronto fra le parti ed elenca le priorità d’intervento nei vari settori: dal sistema di welfare all’istruzione, dal lavoro al sostegno alla competitività delle aziende, dalla tutela dell’ambiente alla promozione del territorio, dal trasporto all’informatizzazione.Sugli obbiettivi strategici saranno costituite delle cabine di regia, composte dal pubblico e dai soggetti privati interessati, in cui – operando con il metodo della programmazione negoziata – si definirà a priori “chi fa cosa, quando e come” e periodicamente si faranno le verifiche sull’efficacia dell’operato relativo agli obbiettivi definiti in sede politica.