Comunicato stampa N° 745 del 6/6/2006
«E’ un segnale – sottolinea Stefano Vaccari, assessore provinciale allo Sport e presidente dell’Assemblea provinciale dello sport – che lanciamo in occasione della settimana di avvio dei mondiali, per ricordare che prima di tutto vengono i diritti fondamentali dell’uomo e il rispetto, anche sul lavoro, della dignità della persona. Acquistare uno di questi palloni da parte di una società sportiva o di un singolo, è solo un piccolo gesto che può contribuire a migliorare le condizioni di tanti lavoratori pakistani».
Come spiega Vittorio Reggiani, presidente della cooperativa Oltremare, «è una risposta ai problemi denunciati dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) sulle condizioni di lavoro nella produzione dei palloni».
I palloni arrivano da Sialkot, città nel nord est del Pakistan dove sono presenti i più importanti produttori mondiali, alcuni dei quali hanno già partecipato a iniziative contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Nella zona di Sialkot viene prodotto il 75 per cento dei palloni da calcio di tutto il mondo. In passato, il ricorso al lavoro minorile avveniva in modo massiccio, ma nel 1997 le più importanti aziende locali hanno siglato un accordo con l’Unicef per eliminare il fenomeno.
I palloni da calcio equosolidali possono essere acquistati nei negozi della cooperativa Oltremare a Modena, Sassuolo e Vignola, in quello di Cose dell’altro mondo a Formigine e nella Bottega del sole a Carpi e Mirandola. I prezzi variano dai 45 euro per il pallone da calcio professionistico ai 16 euro per un pallone da basket. Disponibili anche palloni per il calcio amatoriale, calcetto, pallavolo indoor, rugby e beach volley.
Data comunicato | 6/6/2006 |
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Numero | 745 |
Ora | 15 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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autore: | ufficio stampa |
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data di creazione: | martedì 6 giugno 2006 |
data di modifica: | martedì 20 giugno 2006 |