Comunicato stampa N° 1713 del 07/12/2005
Dal 1 gennaio 2004 al 30 giugno di quest’anno sono 1.652 le persone sorprese al volante in stato di ebbrezza in violazione dell’articolo 186 del Codice della strada. Di queste, 429 sono state inviate ai Centri alcologici per una consulenza e il trattamento. Nello stesso periodo sono avvenuti 715 incidenti stradali che hanno avuto come causa proprio la guida in stato di ebbrezza.
"Sono dati – commenta Maurizio Guaitoli, assessore provinciale alle Politiche sociali e alla sanità – che testimoniano la gravità e la diffusione del problema, e sottolineano l’urgenza di promuovere interventi educativi, di prevenzione e informazione da parte di tutte le istituzioni, ma anche delle scuole, delle forze dell’ordine, delle autoscuole, delle associazioni di volontariato per modificare i comportamenti e aumentare il livello di consapevolezza e responsabilità verso se stessi e gli altri".
L’articolo 186 del codice della strada dispone il divieto di guidare in stato di ebbrezza, divieto che scatta quando risulti un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro di sangue, che può essere raggiunto anche con una birra media o un bicchiere di vino. Ovviamente gli effetti degli alcolici sull’organismo variano a seconda delle persone, ma in ogni caso si riduce la capacità visiva, diminuisce la concentrazione, rallentano i riflessi ed è più facile sottovalutare i rischi.
Per chi trasgredisce questa norma è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a tre mesi (da uno a sei mesi se lo stesso soggetto compie più violazioni nel corso di un anno) e l’ammenda da 258 a 1032 euro. E’ previsto anche l’arresto fino a un mese. Le persone che hanno violato l’articolo 186 devono poi comparire davanti alla commissione medica locale per le patenti di guida, alla quale spetta valutare l’idoneità psicofisica di chi ha violato la normativa. Quando se ne ravvisi la necessità, le persone possono essere successivamente inviate ai Centri alcologici competenti per territorio, dove vengono sottoposte ad ulteriori accertamenti diagnostici e, se necessario, ad appositi trattamenti terapeutici.
"Abbiamo l’obiettivo – aggiunge l’assessore Guaitoli – di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per prevenire i drammi e le tragedie che si consumano sulle strade, anche per colpa degli eccessi di chi irresponsabilmente si mette alla guida dopo aver bevuto. La diffusione degli alcoltest nei pubblici esercizi è uno strumento importante per questa campagna di prevenzione".
Data comunicato | 7/12/2005 |
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Numero | 1713 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | mercoledì 7 dicembre 2005 |
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data di modifica: | lunedì 20 febbraio 2006 |