Comunicato stampa N° 1688 del 06/12/2005
Il prossimo fine settimana è tradizionalmente dedicato agli addobbi natalizi, in particolare all’albero di Natale. Ecco i consigli dei tecnici del servizio Parchi e foreste della Provincia di Modena a chi intende acquistarne uno, non sintetico, rispettando la natura.
Per essere sicuri che l’albero non sia "rubato" all’ambiente occorre innanzitutto controllare che sulla pianta sia indicato il vivaio di provenienza. Sul mercato ci sono alberi di Natale con e senza radici: le piante con radici, in genere abeti rossi, possono essere riutilizzate anche l’anno prossimo ma è bene controllare che le radici non siano mutilate; solo così, terminate le feste, sarà possibile rimettere a dimora la pianta in giardino. L’unica controindicazione è il clima: in pianura gli abeti non sempre sopravvivono, mentre in montagna questa operazione offre risultati migliori.
Gli alberi senza radici sono cime di abeti abbattuti in base ai piani di diradamento dei boschi autorizzati dalla Provincia e dalle Comunità montane, secondo le prescrizioni contenute nelle norme di polizia forestale emanate dalla Regione.
"Un’attività - afferma Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – che migliora la qualità dei boschi perché si tratta di una vera e propria opera di manutenzione che aumenta il valore ecologico di vaste aree verdi dell’Appennino".
I cimali sono controllati e devono presentare un bollino metallico che viene rilasciato dalla Provincia alle Comunità montane per impedire il taglio di piante non destinate all’abbattimento. I controlli sulla provenienza degli alberi viene effettuato dal Corpo forestale dello Stato.
In Appennino, infine, cresce l’agrifoglio che a Natale viene utilizzato per addobbare le porte. Ma attenzione: questa pianta, dalle caratteristiche bacche rosse, non si può raccogliere perché è protetta.
Data comunicato | 6/12/2005 |
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Numero | 1688 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | martedì 6 dicembre 2005 |
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data di modifica: | lunedì 20 febbraio 2006 |