Cecilia Molinari e Luca Amadessi sono due giovani che hanno svolto il servizio civile volontario e raccontano così le loro esperienze in ambito culturale e sociale.

"E’ stata un anno molto formativa perché mi ha offerto la possibilità di gestire e organizzare attività culturali in due settori come il cinema e il teatro che amo molto" spiega Cecilia Molinari in servizio all’Arci nell’ambito del progetto "Suoni e Immagini". "La progettualità molto forte sottesa al servizio civile – continua – mi ha permesso di diventare autonoma e contribuire in modo decisivo a organizzare alcuni eventi teatrali ormai di tradizione nell’Arci, tra i quali una rassegna di gruppi di base denominata "Teatro Per Amore" e la "Giornata del Teatro". Dal punto di vista del cinema ho potuto avvicinarmi a quelli che sono i meccanismi della distribuzione dei film nelle sale cinematografiche di Modena e provincia e seguire le rassegne estive di cinema che i Comuni affidano ad Arci". Al termine del servizio Cecilia Molinari è anche divenuta presidente di un circolo Arci che riunisce alcune compagnie teatrali di base che da anni partecipano alla rassegna "Teatro Per Amore". "E come circolo – aggiunge – abbiamo avuto in gestione una sala prove in centro storico a Modena. Prendendo le mosse dal servizio civile, attualmente proseguo l’attività organizzativa soprattutto nell’ambito del teatro avendo trasformato una passione in un lavoro".

Per Luca Amadessi, invece, il servizio civile è stato svolto con Libera associazione genitori di Vignola con la quale già collaborava dal 2001 come mediatore d’età nell’ambito di un progetto di politiche giovanili: "Ho fatto richiesta di effettuare il servizio civile volontario presso la medesima associazione – racconta – e le mansioni che mi sono state affidate coprivano sostanzialmente due ambiti: il lavoro di sostegno agli operatori della comunità terapeutica per tossicodipendenti e il sostegno al coordinamento di un progetto giovani nel territorio dell’Unione Terre di Castelli. I dodici mesi di servizio civile mi hanno permesso di entrare in contatto con una realtà lavorativa stimolante e di fare emergere un’attitudine personale al lavoro nell’ambito del sociale. Al termine di questo periodo mi è stato proposto di rimanere a far parte dell’organico di Libera associazione genitori con un contratto di collaborazione e un orario di 38 ore settimanali. Ora mi occupo di politiche giovanili e sono responsabile dei progetti di Servizio civile volontario".