Comunicato stampa N° 1425 del 14/10/2005
"E’ un fatto molto grave che testimonia l’arretratezza culturale del nostro paese". Così Morena Diazzi, assessore alle Pari opportunità della Provincia di Modena commenta la bocciatura dell’emendamento alla legge elettorale che riservava alle donne il 25 per cento delle candidature. "Alle donne oggi si chiede di partecipare al mercato del lavoro – ha proseguito l’assessore – di contribuire alla società della conoscenza, di curare la vita familiare, ma quando si tratta di favorire la nostra presenza nella vita pubblica, allora le azioni non sono più conseguenti alle parole".
Dello stesso pare anche Francesca Ferrari, presidente della commissione Pari opportunità provinciale che aggiunge: "Questo episodio certamente non aiuta a far entrare il concetto e le pratiche di pari opportunità nella politica quotidiana".
Per Caterina Liotti, consigliere provinciale Ds e presidente della Conferenza delle elette (l’organismo che riunisce tutte le donne del territorio provinciale elette nelle istituzioni) "si è persa un’occasione per ovviare al grave deficit di democrazia determinato dallo scarsissimo numero di donne nelle istituzioni. Bisogna trovare strumenti che, anche grazie alla trasversalità tra donne e all’alleanza con uomini illuminati, ci portino ad avere almeno il 30 per cento della rappresentanza politica per poter vedere sostenuti i bisogni delle donne".
"La bocciatura è uno scandalo – ribadisce Claudia Severi, consigliere provinciale di Forza Italia e vice presidente della Conferenza delle elette – perché affidare il numero delle candidature delle donne alla gentile concessione dei partiti fa restare le cose esattamente come sono. Il "soffitto di cristallo" ha mostrato ancora una volta tutta la sua consistenza".
Data comunicato | 14/10/2005 |
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Numero | 1425 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | venerdì 14 ottobre 2005 |
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data di modifica: | lunedì 20 febbraio 2006 |