Comunicato stampa N° 1424 del 14/10/2005
"Una provincia che deve affrontare oltre 500 frane e quasi quattromila situazioni di dissesto idrogeologico non può non avere la direzione di un servizio di intervento in caso di emergenza". Lo afferma Alberto Caldana, assessore all’Ambiente e difesa del suolo della Provincia di Modena, commentando l’ipotesi di accorpamento tra gli uffici di Modena e Reggio Emilia del Servizio tecnico di bacino della Regione che avrà come sede principale Reggio Emilia.
"Una decisione della Regione da rivedere assolutamente – aggiunge Caldana – come ho più volte richiesto all’assessore regionale Mario Bruschini perché Modena presenta elementi di criticità talmente rilevanti da non potersi permettere un perdita simile. Basta ripercorrere tutti gli interventi, anche recenti, effettuati in Appennino contro i danni da frane, smottamenti o allagamenti per capire il rilievo di un servizio con il quale la Provincia collabora attivamente da tempo".
Su questo problema Caldana aveva incontrato Bruschini già nella scorsa estate a seguito di una lettera ufficiale con la quale la Provincia di Modena aveva chiesto di mantenere l’ufficio modenese del Servizio tecnico di bacino Panaro ed destra Secchia della Regione, con una propria autonomia decisionale e tecnica.
Utilizzando risorse regionali, il Servizio ha il compito di effettuare tutti gli interventi di sicurezza dei versanti franosi e dei corsi d’acqua non arginati nelle zone di montagna e collina.
Data comunicato | 14/10/2005 |
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Numero | 1424 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | venerdì 14 ottobre 2005 |
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data di modifica: | lunedì 20 febbraio 2006 |