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Comunicato stampa N° 1242 del 09/12/2004

da chagall a balla, artisti del ‘900 allo specchio \ 2
la chiesa di san paolo, nuovi spazi e reperti medievali

Il percorso della mostra "L’artista e il suo io" è inserito nel contesto architettonico della chiesa di San Paolo di via Francesco Selmi, di proprietà della Provincia di Modena. Fondata nel 1192, la chiesa fu annessa nel Quattrocento al convento delle Agostiniane e subì nel corso dei secoli numerosi ampliamenti e trasformazioni con destinazioni d’uso differenti.

A partire dal 1993 la Provincia ha avviato i lavori di restauro, conclusi nel 1998, che hanno restituito alla fruizione della città uno spazio per esposizioni ed eventi culturali. Durante i restauri sono emersi importanti ritrovamenti archeologici: in un vano delle sagrestie, vicino al campanile, è stata riportata alla luce la fondazione dell’abside sinistra dell’antico tempio. Una pavimentazione a lastroni di vetro consente ora di ammirare il sito archeologico, tra i più antichi (1192) della Modena medievale.

Proprio in questi giorni, con la firma di un Accordo di programma sul ‘comparto San Paolo’ tra Comune di Modena, Provincia di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia e Fondazione San Paolo e San Geminiano, viene concesso alla Provincia in diritto di superficie il locale "ex Gipsoteca", conosciuto anche come "chiesa delle monache", degli inizi del Seicento, che dovrà essere risanato. Quest’ampia sala affrescata, fino all’anno scorso utilizzata per le riunioni del consiglio della Circoscrizione 1, sarà accessibile ai visitatori durante la mostra, così come l’attigua cappelletta, gioiello del barocco modenese.

Nel luglio di quest’anno, nel corso dei lavori di restauro della torre campanaria della chiesa, sono tornate alla luce altre testimonianze archeologiche, come una struttura semicircolare in laterizi precedente alla chiesa romanica del 1192. Nella parte esterna dell’abside, poi, sono state individuate undici sepolture, tutte realizzate in nuda fossa con inumazioni orientate est-ovest. Quasi tutte le sepolture erano prive di corredo. Ciò testimonia il lungo utilizzo come necropoli dell’area limitrofa all’antica chiesa. Tra i reperti si segnala anche la presenza di una fibbia in ferro databile al XIII secolo.

Scheda informativa

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Data comunicato
9/12/2004
Numero
1242
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: giovedì 9 dicembre 2004
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005