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Comunicato stampa N° 958 del 08/10/2004

mappe, confini e nuove geografie a going public \ 2
artisti dalla russia, messico, israele e altri paesi

Gli artisti invitati partecipare alla seconda edizione di Going Public, in programma a Modena da sabato 9 ottobre, provengono da diverse parti del mondo. Il gruppo italiano A12 è composto da architetti urbanisti artisti attivi a Milano e Genova (Mi-Ge, da cui il nome A12). Sono i fautori del concetto di ‘biennale mobile’, di una biennale d’arte cioè che proliferi valicando i confini del territorio originario. Dalla Russia arrivano gli architetti di AES Group: con il loro ‘Islam project’ propongono una rilettura delle architetture secondo i canoni della cultura islamica.

Gli italiani del Collettivo Zapruder sono una ramificazione di Multiplicity. Attraverso ‘Scenario’ invitano ad avere una visione ludica della geografia mondiale per cui tutti, attraverso una mappa interattiva, possono modificare secondo la propria fantasia i confini territoriali.

Dal Belgio arriva Chantal Akerman, regista cinematografica. E’ autrice del lungometraggio "On the other side", ambientato a Tijuana, città messicana al confine con gli Usa. Da Israele provengono Ofri Cnaani e Sigalit Landau: attraverso due videoinstallazioni differenti le artiste mettono in luce in maniera critica il sistema di occupazione territoriale effettuato dal loro paese.

Al Gibilterra Project danno vita due architetti italiani, Federico Zanfi e Filippo Poli, i quali hanno svolto una ricerca sui movimenti dei flussi migratori dal Marocco al sud della Spagna analizzando i passaggi di confini sullo stretto di Gibilterra. Hariklia Hari+Zaphos Xagoraris (che provengono rispettivamente da Grecia e Cipro) propongono invece una nuova mappatura delle città contemporanee attraverso l’espansione delle periferie. La loro opera si basa sulla ricognizione della situazione relativa alla linea di confine a Cipro, tra Grecia e Turchia, e in particolare sui casi delle "ghost cities", città abbandonate ai bordi della "green line" cipriota.

Hassan Khan, egiziano, è scrittore, giornalista e video-maker. Con la sua opera effettua un’indagine sociologica sulla condizione del popolo libanese.

Torna anche quest’anno Multiplicity, un gruppo di architetti, artisti, fotografi e sociologi italiani Ripropongono alla Stazione Piccola di Modena il loro progetto presentato a Going Public 03.

Tra le proposte, anche Ahlam Ghibli, fotografa che arriva dalla Palestina Presenta una nuova mappatura dei confini palestinesi secondo la visuale dei villaggi nomadi del deserto del Negev, a Sud della Palestina, confini già cancellati nelle mappe israeliane. Proviene da Israele, invece, il fotografo Pawel Wolberg, il quale effettua una ricognizione fotografica della società contemporanea israeliana con particolare riferimento ai territori palestinesi e alla crescita del muro di divisione tra Israele e Palestina. I messicani di Torolab sono un gruppo poliedrico di architetti, musicisti, sociologi di Tijuana. Concentrano il loro impegno sociale e scientifico, sull’analisi delle problematiche relative al confine tra Messico e Stati Uniti. Infine, c’è Thomas Hirschhorn (Svizzera/Francia) artista e sociologo. Effettuerà per la prima volta in Italia una lecture, presentazione speciale per Going Public sul tema dei confini all’interno del proprio percorso artistico.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
8/10/2004
Numero
958
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 8 ottobre 2004
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005