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Comunicato stampa N° 635 del 23/07/2004

ecco la campagna "gioca pulito alle olimpiadi" \ 2
un richiamo alle responsabilità di imprese, cio e coni

In occasione della campagna "Play fair at the Olympics" è stato presentato un rapporto – scaricabile dai siti internet www.giocapulito.cnms.it e www.fairolympics.org – che conferma le drammatiche condizioni di lavoro nell’industria dell’abbigliamento sportivo. Le rivendicazioni contenute nel rapporto sono condivise da Stefano Vaccari e Antonino Marino, rispettivamente assessori allo Sport della Provincia e del Comune di Modena, sia dai segretari di Cgil (Alberto Morselli), Cisl (Francesco Falcone) e Uil (Luigi Tollari). La richiesta avanzata alle altre istituzioni e agli sportivi modenesi è di svolgere, in questi giorni che precedono l’avvio dei Giochi olimpici, un’azione di sensibilizzazione su questi temi verso le società sportive e tutti gli atleti.

"L’attenzione sul tema della tutela dei diritti nel lavoro deve rimanere alta – commentano Vaccari e Marino – soprattutto tra chi vive il mondo dello sport, i suoi valori fatti di lealtà e di giustizia". Per Vaccari e Marino, inoltre, va rilanciata la proposta circa l’adozione di un marchio di qualità sociale delle imprese e del lavoro che certifichi, per tutte le fasi della lavorazione di un prodotto, il rispetto delle norme nazionali e internazionali contro il lavoro nero, minorile e rispettoso delle norme di sicurezza e di tutela ambientale. "Sostenere queste scelte – affermano Vaccari e Marino - è importante perché equivale a riconoscere che oggi sempre più la concorrenza si vince non solo con i costi inferiori, la capacità di innovare e con la qualità del prodotto, ma anche con il rispetto pieno dei diritti dei lavoratori, un lavoro ben organizzato, con la sicurezza dei luoghi di lavoro, la formazione, come previsto dall’Organizzazione internazionale del Lavoro per ogni settore produttivo".

Alla campagna promossa in 25 Paesi hanno gia aderito anche diversi atleti in qualità di testimonial e l’appello modenese è rivolto anche a quegli atleti modenesi e non, che aderendo alla campagna potranno partecipare ai Giochi Olimpici nelle diverse discipline, portando un messaggio di responsabilità ed etico, di grande significato non solo per il mondo dello sport.

L’iniziativa segue un’analoga campagna di sensibilizzazione "Diamo un calcio allo sfruttamento dei bambini" lanciata dalla "Global march against child and labour" realizzata, con l’adesione della Provincia, in occasione dei Campionati del mondo di calcio che si sono svolti in Giappone-Corea del giugno 2002.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
23/7/2004
Numero
635
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 23 luglio 2004
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005