Comunicato stampa N° 634 del 23/07/2004
Una campagna di sensibilizzazione per dire basta allo sfruttamento dei lavoratori, soprattutto minorenni, dei paesi in via di sviluppo impiegati nella produzione di articoli sportivi. L’iniziativa "Play fair at the Olympics" ("Gioca pulito alle Olimpiadi") è stata promossa dall’associazione Clean Clothes Campaign, da Oxfam e da varie componenti dei sindacati internazionali, mentre in Italia il riferimento è il Centro nuovo modello di sviluppo di Pisa e vi hanno aderito anche Provincia e Comune di Modena nonché le confederazioni sindacali modenesi di Cgil, Cisl e Uil che hanno siglato venerdì 23 luglio l’adesione alla campagna con l’impegno di diffonderla sia livello locale sia a livello nazionale e internazionale.
La campagna di sensibilizzazione, che cade proprio in occasione delle Olimpiadi che si svolgeranno ad Atene dall’8 al 29 agosto, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le ditte multinazionali delle principali marche di abbigliamento sportivo rispetto alla sistematica violazione dei diritti dei lavoratori. E molte di queste ditte alle Olimpiadi saranno sponsor degli atleti in gara.
La campagna consiste nell’invio di lettere di denuncia e messaggi di posta elettronica ad aziende con Puma, Fila, Kappa e Lotto, ma anche agli enti sportivi: dal Comitato olimpico internazionale al Coni, fino al comitato organizzatore dei Giochi di Atene.
Per aderire alla campagna ci si può rivolgere agli assessorati allo Sport di Provincia e Comune di Modena, alle sedi di Cgil, Cisl e Uil e presso gli enti e società di promozione sportiva; è possibile anche attraverso i siti internet www.giocapulito.cnms.it e www.fairolympics.org.
"Serve un impegno da parte di tutti per non dimenticarci, soprattutto in occasione dei grandi eventi, il tema del rispetto dei diritti delle persone e dei lavoratori" commentano i promotori modenesi dell’iniziativa, che nella sede della Provincia hanno simbolicamente firmato lettere della campagna che saranno inviate alle marche italiane di abbigliamento, al Cio e al Coni.
L’azione di sensibilizzazione ha già dato nei mesi scorsi alcuni risultati importanti, anche se insufficienti, con aziende (Adidas, Nike, Reebok e Puma) che hanno cominciato a imporre ai loro fornitori il rispetto dei criteri di base stabiliti dall’organizzazione internazionale del lavoro, arrivando anche alla rottura di alcuni contratti con quelle fabbriche che non avevano portato le azioni correttive richieste.
Data comunicato | 23/7/2004 |
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Numero | 634 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | venerdì 23 luglio 2004 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |