Nella scelta sulla scuola superiore alla quale iscriversi il prossimo anno, i circa 6000 ragazzi modenesi di terza media possono tenere conto anche di una nuova opportunità: i percorsi integrati fra istruzione e formazione professionale che dopo una prima sperimentazione quest’anno, verranno attivati in dieci scuole, istituti tecnici e professionali per operatori meccanici, elettrici, meccatronici, della ristorazione e delle vendite.

Per illustrare i percorsi la Provincia ha pubblicato un’edizione straordinaria della guida "Ho finito le medie, mi piacerebbe fare..." che viene presentata martedì 13 gennaio (ore 15, sala del Consiglio provinciale) dall’assessore all’Istruzione Claudio Bergianti a dirigenti scolastici e insegnanti. La guida, destinata a tutti gli studenti, agli insegnanti, alle scuole, alla biblioteche e ai centri di formazione, è curata dal servizio Orientamento scolastico e professionale ed è consultabile anche su internet: www.provincia.modena.it.

"La scelta che ragazzi e famiglie fanno in questi giorni rappresenta un passaggio delicato che va affrontato con serenità" spiega l’assessore Bergianti sottolineando l’importanza "di possedere una buona preparazione da poter spendere nel mondo del lavoro e nella propria vita. E i nuovi percorsi integrati istruzione e formazione professionale permettono a ogni ragazzo di affrontare le superiori con un programma costruito su misura coniugando il sapere, come conoscenza culturale di base, con il saper fare dell’applicazione concreta di ciò che si è imparato".

L’iniziativa, infatti, rappresenta l’applicazione della nuova legge regionale che prevede, appunto, l’integrazione tra istruzione e formazione professionale. In questo modo ragazzi possono iscriversi alle superiori sia nel caso siano interessati al ciclo di studi tradizionale sia che vogliano intraprendere un percorso di formazione. In quest’ultimo caso, infatti, avranno la possibilità di frequentare un primo anno integrato che consentirà loro di continuare a studiare materie teoriche di base pur iniziando un percorso più professionalizzante. "Al termine del primo anno, così come del secondo - spiega Bergianti -, rimangono aperte tutte le strade: seguire solo i corsi di istruzione tradizionale, continuare un percorso integrato o passare totalmente alla formazione "spendendo" i crediti maturati per conseguire la qualifica professionale senza avere, quindi, la sensazione di aver perso tempo tra i banchi".