Una terra cotta dal Cile, un’altra dalla Colombia, un frutto esotico decorato dal Perù, un blocco di legno inciso dal Nord Dakota, una stoffa ricamata dall’Etiopia, un marmo nero scolpito dal Venezuela, una ceramica indiana, una matrioska russa e dalla Francia un uovo in ceramica decorata. E poi, dall’Italia, un polittico in legno del Trentino, un sughero sardo scolpito, una scultura in vetro di Murano, un’altra in ceramica raku e una in porcellana.

Sono solo alcuni esempi dei 42 presepi artistici in mostra da venerdì 19 dicembre (inaugurazione alle ore 11) nella sede della Provincia, in viale Martiri della Libertà 34 a Modena. La rassegna, allestita fino al 16 gennaio, si può visitare (ingresso gratuito) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, escluso i giorni festivi.

L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’associazione Terrae Novae di Spezzano che in questo periodo propone analoghe mostre a Torino e Caserta, ma anche a Sassuolo e a Fiorano, con circa 400 presepi. I presepi provengono da tutto il mondo attraverso le reti dei centri missionari (Frati cappuccini, Frati minori e progetto Mato Grosso), ma anche da istituti d’arte nazionali e internazionali e, in alcuni casi, da esperienze sviluppate in scuole elementari e medie. "I presepi – spiegano gli organizzatori – sono il frutto della libera interpretazione artistica degli autori del tema della natività, secondo le tradizioni religiose e culturali dei vari paesi di provenienza".

A Sassuolo sono state allestite vetrine in centro storico e in tutte le chiese (a San Giuseppe, in piazzale Teggia, i presepi sono ben 40, a Braida 30); a Fiorano nella sede del Comune e alla Casa dell’Arte in via Santa Caterina. Altri 40 presepi sono allestiti a Modena nel supermercato Eurospar.

Impreziosiscono gli allestimenti modenesi i caratteristici sassi di Sassuolo realizzati in gres porcellanato colorato e venato tutt’impasto.