E’ di 20 mila euro il fondo stanziato dalla Provincia di Modena per agevolare la regolarizzazione delle piccole imprese produttrici di aceto balsamico: le risorse andranno ad abbattere, attraverso una convenzione con Cermet, i costi relativi ai controlli e verifiche. Lo stanziamento è stato deciso alla luce della particolare struttura produttiva frammentata, anche di tipo familiare, che caratterizza il settore.

"In questa fase credo sia doveroso – commenta Enrico Corsini, assessore provinciale ad Agricoltura e alimentazione – ringraziare i Nas per l’attività di controllo svolta contro la commercializzazione di prodotti certificati non rispettosi delle normative e per l’impegno a tutela dei consumatori. Con le risultanze dei lavori della Commissione, oltre a chiarire una volte per tutte il quadro regolamentare dell’intera filiera patrimonio del nostro territorio, sarà possibile rispondere alle richieste del mercato con un rapido riequilibrio della domanda e dell’offerta".

La Commissione ministeriale ha previsto anche una procedura semplificata per consentire la "riabilitazione del prodotto" sequestrato dai Nas nei mesi scorsi e successivamente dissequestrato dall’autorità giudiziaria, ma non posto in commercio poiché imbottigliato in difformità delle normative comunitarie.

Per le partite dissequestrate ma non commercializzabili, è stato previsto una estrazione a campione del prodotto per una analisi chimica e organolettica rispettosa del disciplinare Dop. Se il prodotto analizzato risponderà ai requisiti richiesti l’intera partita sarà commercializzata solo dopo la "rietichettatura delle bottigliette mediante sigillo, retro etichetta e capsula".

"Auspico – conclude Corsini – la realizzazione di un unico soggetto "modenese" per la vigilanza e la tutela del prodotto così come avviene per il balsamico di Reggio Emilia o per altri prodotti tutelati da denominazione previste dall’Unione europea. Questo per potenziare l’immagine del prodotto stesso nel mondo e per conquistare compatti, nell’interesse di tutti i produttori della filiera, nuovi mercati".