Comunicato stampa N° 1192 del 20/10/2003
Non c’è tartufaio senza il suo cane il fedele compagno nelle loro escursioni nei boschi. Instancabile nella ricerca, una sensibilità nel percepire con l’olfatto la più minima traccia del tipico profumo del tartufo (un odore simile a quello del gas metano): sono queste le doti che deve avere il cane il quale deve, dopo un meticoloso addestramento, rimuovere delicatamente il terreno per mettere in luce il tartufo maturo, pronto per essere raccolto.
Si favoleggia che per cani particolarmente in gamba i tartufai siano disposti a pagare cifre esorbitanti. Un sacrificio non certamente necessario poiché i cani più adatti a questo compito sono comuni meticci: l’importante e individuare quelli naturalmente predisposti a fiutare l’odore del tartufo e con un po’ di pazienza addestrarli alla ricerca.
Comunque le razze più indicate sono il Border Collie, lo spinone italiano e il Lagotto Romagnolo ovvero animali estremamente resistenti e con buone capacità di apprendimento
Data comunicato | 20/10/2003 |
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Numero | 1192 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | lunedì 20 ottobre 2003 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |