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Comunicato stampa N° 624 del 16/06/2003

una fotografia dell’industria alimentare modenese - 1
fatturato di 3300 milioni di €, 553 aziende e 8400 addetti

L'industria della trasformazione alimentare modenese è composta da 533 imprese, con una occupazione di oltre 8400 addetti, un fatturato di 3.300 milioni di euro e un valore dell'export pari a 400 milioni di euro. Con i prodotti tipici l’agroalimentare realizza un quinto del proprio fatturato, una quota molto elevata se rapportata alla media nazionale che si aggira intorno al 4 per cento. Sono questi alcuni dei dati, che emergono dall’indagine su "L’industria alimentare nella provincia di Modena" (commissionata da Provincia e Comune di Modena) che sarà presentata nel corso del convegno che si svolgerà mercoledì 18 giugno, dalle ore 15, presso la sede dalla Fondazione S.Carlo di Modena. Alla giornata di studio interverranno, tra gli altri, Roberto Fanfani (facoltà di statistica dell’Università di Bologna), Paolo Bertolini (facoltà di economia dell’Università di Modena), Alberto Severi (Unibon-Italia salumi), Cesare Mazzetti (Acetum) e Sandro Cavicchioli (Gruppo Lambrusco Cavicchioli).

Secondo l’indagine, realizzata dalla R&I, il valore complessivo della produzione dell'industria agro-alimentare modenese rappresenta il 3,5 per cento della produzione nazionale del settore. Nell'economia locale rappresenta il quarto settore manifatturiero per numero di occupati e valore delle esportazioni, dopo il metalmeccanico, il tessile abbigliamento e il ceramico. Nell'ambito dell'industria alimentare dell'Emilia Romagna, Modena è la seconda provincia per importanza, dopo Parma, mentre a livello nazionale Modena si colloca al sesto posto per valore delle esportazioni e al terzo posto per valore delle importazioni.

L'industria alimentare si caratterizza per l'elevata specializzazione nel comparto delle carni e dei prodotti a base di carne. Relativamente a queste tipologie di prodotti, Modena è la prima provincia importatrice ed esportatrice italiana, seguita, a una certa distanza, da Verona e Parma: particolare rilevanza il lattiero-caseario, le bevande, la lavorazione della frutta e ortaggi.

Nell'industria agro-alimentare modenese si rileva una significativa presenza di gruppi: appartengono a gruppi sono 31, il 6 per cento del totale, e impiegano ben 3700 lavoratori, pari al 44 per cento dell'occupazione del settore.

Un elemento interessante, che caratterizza storicamente la realtà modenese, è la significativa presenza del movimento cooperativo. L'occupazione sviluppata da imprese che fanno capo a gruppi cooperativi è pari a 1600 addetti (il 19 per cento del totale) mentre il giro d'affari stimato rappresenta circa il 24 per cento del settore.

L'industria alimentare modenese ha una propensione all'export piuttosto contenuta, se rapportata a quella degli altri comparti manifatturieri locali. Le esportazioni rappresentano il 13 per cento delle vendite complessive, e la maggior parte delle vendite estere è destinata ai paesi dell'Unione Europea. All'interno del settore alimentare, l'unico comparto fortemente esportatore è quello dell'Aceto, con il 68 per cento della produzione venduta all'estero, mentre gli altri comparti nei quali si articola l'industria locale hanno come mercato prevalente il mercato interno.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
16/6/2003
Numero
624
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 16 giugno 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005