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Comunicato stampa N° 280 del 20/03/2003

sabato 22 marzo giornata internazionale dell’acqua \ 1
l’acquedotto del cefa "disseta" 16 villaggi in kenia

Un acquedotto nel cuore del Kenya per portare l’acqua a 16 villaggi dove vive una popolazione di 60 mila persone. E’ l’obiettivo del Kathita Kiirua Water Projet promosso dal Cefa, un organizzazione non governativa di volontariato internazionale, che in questi giorni viene presentato al terzo "World Water Forum" che si svolge a Kyoto in Giappone fino al 23 marzo.

Selezionata tra i 150 migliori progetti proposti da organizzazioni non governative, l’iniziativa ha ottenuto negli ultimi tre anni il sostegno economico e tecnico di Aimag spa ed è tra quelle alle quali sono stati assegnati i contributi della Provincia di Modena nell’ambito del bando sulla cooperazione internazionale che finanzia i progetti sviluppati da gruppi o associazioni di volontari modenesi. Lo ricorda il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi in occasione della Giornata internazionale dell’acqua, proclamata dall’Onu per sabato 22 marzo, e illustrando l’iniziativa del Cefa con il presidente Francesco Tosi e il presidente di Aimag spa Massimo Michelini.

"Nel mondo esiste una vera e propria emergenza acqua – sottolinea Pattuzzi – e non è un caso che siano ben 14 in sei anni i progetti legati a questo tema che abbiamo sostenuto con l’attività di cooperazione allo sviluppo: i contributi hanno raggiunto gli 82 mila euro per investimenti complessivi, un po’ in tutti i continenti, superiori al mezzo milione".

L’acquedotto che sta realizzando il Cefa, su di una superficie di 250 mila metri quadri sull’altopiano Kathita nella regione del Meru alle pendici del monte Kenia, ha già raggiunto sei villaggi con la realizzazione di fontane che riducono i tempi di approvvigionamento di acqua pulita, attività solitamente affidata alle donne le quali sarebbero costrette a percorrere decine di chilometri per raggiungere le fonti. L’iniziativa, per la quale è in corso una campagna nazionale di sostegno, si propone quindi, di migliorare la disponibilità di tempo per le famiglie nonché la condizione femminile nei villaggi. Vengono anche svolti corsi di formazione per un corretto uso dell’acqua e attività di vendita di piante da legno e da frutta, ottenute con la maggiore disponibilità di acqua per la loro coltivazione.

"Il valore aggiunto di questo come di tanti altri progetti – continua Pattuzzi – è proprio l’aspetto formativo per le popolazioni coinvolte nella loro realizzazione. Ma l’educazione ambientale per non sprecare un bene così prezioso è un obiettivo da perseguire anche a casa nostra, dove spesso dimentichiamo quanto lavoro e quante risorse stanno dietro il semplice gesto di aprire un rubinetto".

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
20/3/2003
Numero
280
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: giovedì 20 marzo 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005