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Comunicato stampa N° 224 del 06/03/2003

consiglio approva documento sul parto a domicilio
"garantire il servizio alle donne che lo richiedono"

Avviare tutti i servizi necessari affinché le donne modenesi che lo desiderano abbiano la possibilità di partire in casa. E’ questa la richiesta contenuta in un ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale mercoledì 5 marzo. Hanno votato a favore la maggioranza (Ds, Margherita), contrari Forza Italia e Udc, astenuti An, Rc e Dante Mazzi (Fi).

Il documento, presentato da Caterina Liotti (Ds), chiede alle autorità sanitarie modenesi una rapida applicazione della legge regionale che prevede tale possibilità, "allestendo tutti i servizi necessari – ha affermato Liotti – come sta avvenendo Bologna, Reggio Emilia e Parma. Il parto a domicilio è un evento più naturale rispetto all’ospedalizzazione, perché pone in primo piano la madre e il nascituro. Molte donne vorrebbero scegliere questa esperienza ma a Modena non esiste ancora questo servizio".

Durante il dibattito, al quale hanno assistito anche un gruppo di rappresentanti delle associazioni femminili modenesi, Massimo Bertacchi (FI) ha motivato il voto contrario definendo il parto a domicilio "un passo indietro, perché il parto in ospedale è stata una conquista per garantire sicurezza e assistenza in un momento così delicato. Il problema, comunque, non è prioritario e riguarda una stretta minoranza".

Il documento approvato dal Consiglio chiede alla Provincia di impegnarsi affinché nell’ambito dei Piani per la salute sia avviata la sperimentazione per consentire alle donne il parto domiciliare.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
6/3/2003
Numero
224
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: giovedì 6 marzo 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005