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Comunicato stampa N° 731 del 05/07/2002

siti contaminati a modena, i dati in consiglio provinciale
124 censiti, 89 bonificati, il rischio distributori di benzina

Quattro siti a S.Possidonio sono stati bonificati dalle contaminazioni di idrocarburi nel terreno, causate dalle perdite dei serbatoi di altrettanti distributori di benzina. L’intervento è stato eseguito di recente dai privati sotto il controllo della Provincia di Modena e dell’Arpa.

In due impianti la bonifica si è già conclusa mentre per gli altri due è tuttora in corso. Durante i lavori sono stati eseguite anche operazioni di sbarramento idraulico a tutela delle falde acquifere per evitare infiltrazioni

Le informazioni sono state fornite in Consiglio provinciale da Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente, rispondendo ad una interrogazione di Alfredo Silvestri (Rc) sulla situazione dei siti contaminati nel modenese.

I casi di inquinamento dovuto alle perdite di carburante nei serbatoi dei distributori dimessi o in fase di ristrutturazione sono in aumento negli ultimi anni: oltre agli interventi a S.Possidonio, in questi ultimi mesi, sono stati eseguite, o sono tuttora in corso, le bonifiche di altri sette siti a Carpi, Castelvetro, Concordia, Nonantola, Savignano, Spilamberto e Vignola.

Questi interventi fanno parte dell’elenco di 124 siti contaminati censiti nel modenese di cui 89 sono già stati bonificati, mentre per altre 35 gli interventi di recupero sono già iniziati o stanno iniziare.

La causa più frequente di inquinamento è di origine ceramica, soprattutto fanghi sepolti nel distretto di Sassuolo negli anni ’70 ma nell’elenco sono presenti anche contaminazioni da solventi organici o da materie prime per esplosivi, come la Sipe di Spilamberto e residui di fonderie.

"La situazione – afferma Giovanelli – non presenta situazioni gravi anche grazie all’azione di controllo di Arpa e forze dell’ordine e, per quanto riguarda l’acqua, alla rete di monitoraggio che consente di intercettare un inquinamento ben prima che lo stesso possa interessare i pozzi degli acquedotti".

Alla bonifica dei siti hanno contribuito finanziariamente anche i privati proprietari delle aree o i responsabili della contaminazione stessa. Per gli interventi ancora da effettuare nel distretto ceramico il ministero dell’Ambiente ha già stanziato oltre 12 milioni di euro: non appena saranno conclusi i progetti di bonifica, partiranno in lavori che saranno finanziati per il 50 per cento dai privati.

Gli interventi vengono controllati costantemente dall’Arpa e la certificazione finale dei lavori viene eseguita dalla Provincia.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
5/7/2002
Numero
731
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 5 luglio 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005