Comunicato stampa N° 718 del 02/07/2002
Il modo di usare i colori, di rappresentare le forme, di scegliere i soggetti dei propri disegni. Sono diversi i particolari rivelatori del disagio nelle opere di bambini e ragazzi.
Sulla base dell’esperienza sviluppata dalla Casa famiglia Sos adolescenza di Caserta, per esempio, nel bambino maltratto o abusato sessualmente si osserva, per lo più, l’utilizzo di colori cupi e ripetitivi, un tratto nervoso e rigido, la tendenza a rappresentare figure strane e indefinite, personaggi fantastici poco reali, spesso cattivi nel volto e forti nel corpo, quasi dei mostri.
Disordinata e incerta è anche la rappresentazione della famiglia, magari con l’esclusione di alcuni componenti, mentre la natura è soprattutto morta, priva di colori e senza sole.
Quando il bambino viene allontanato alla famiglia per altre motivazioni, come l’indigenza, invece, la rappresentazione artistica ha caratteristiche diverse, meno inquietanti. I disegni hanno tratti più distesi, morbidi, e anche i colori sono più solari. La stessa immagine della famiglia risulta più serena, con ruoli riconosciuti e senza assenze.
Data comunicato | 2/7/2002 |
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Numero | 718 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | martedì 2 luglio 2002 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |