Saranno 56 gli insegnanti in più destinati a Modena per il prossimo anno scolastico dopo le proteste di Provincia e Comuni e le richieste per ridurre i tagli di docenti operati dal Governo.

"La nuova dotazione rappresenta poco più della metà delle necessità modenesi – commenta il vice presidente della Provincia Claudio Bergianti – ma comunque consente di rispondere a tutte le esigenze delle scuole d’infanzia, giudicate prioritarie, e a una parte delle richieste di tempo prolungato. Certo, si tratta di una coperta corta, alcune medie rimarranno comunque senza tempo prolungato, ma per come si erano messe le cose è già un passo avanti...".

Sono 264, infatti, i bambini modenesi che rischiavano di rimanere senza scuola materna, mentre sono 34 le classi delle medie per le quali mancavano gli insegnanti per garantire il tempo prolungato. Nei giorni scorsi il Consiglio provinciale aveva approvato all’unanimità un documento che, riprendendo i contenuti del dossier presentato dalla Provincia, chiedeva un impegno del Governo per evitare di creare un notevole disagio a tante famiglie.

"La mobilitazione degli enti locali e dei consigli scolastici raccolta dai parlamentari ha dato dei primi risultati – spiega Bergianti – ma occorre che rimanga attiva perché, in mancanza di nuovi provvedimenti, nel prossimo anno scolastico avremo sofferenze per elementari e medie".

Per Bergianti, inoltre, la vicenda dimostra come "per il futuro il tema delle risorse per la scuola debba essere affrontato in modo diverso sulla base dei principi di autonomia e responsabilità: devono essere concordati parametri realistici e adeguati con la responsabilizzazione, appunto, dei territori". Non bisogna dimenticare, infatti, che senza modifiche alla legge Finanziaria, è già previsto un percorso triennale di ulteriori tagli. "In mancanza di provvedimenti – sottolinea Bergianti – tra un anno la situazione sarà ancora peggiore".