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Comunicato stampa N° 599 del 03/06/2002

flavescenza dorata, la malattia che colpisce la vite
il modenese "zona focolaio": l’attività di prevenzione

Anche nel 2002 prosegue il programma triennale di monitoraggio della flavescenza dorata della vite. L’iniziativa è promossa dal Consorzio fitosanitario e dall’assessorato Agricoltura e alimentazione della Provincia di Modena in accordo con le Organizzazioni professionali, con le Cantine sociali, le Organizzazioni dei produttori e con il Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena.

In caso di danni, attraverso un apposito fondo speciale creato ad hoc, è garantito un risarcimento ai viticoltori: i finanziamenti sono coperti da risorse messe in campo per il 50 per cento da contributi diretti dei viticoltori e per il restante 50 per cento da contributi della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Modena, della Camera di Commercio e dei Comuni.

Dopo l’accertamento dei primi due focolai nel 2000 (a Novi e Modena), l’attività di controllo sistematico del territorio e le analisi effettuate su viti sintomatiche nel 2001 (2564 aziende controllate per una superficie complessiva di 5500 ettari su un totale di 8100 ettari coltivati a vite) hanno consentito di rilevare altri 7 casi positivi a Flavescenza dorata a Novi, Concordia, Cavezzo, S Possidonio.

"E’ importante che gli viticoltori – spiegano i tecnici del Cponsorzio fitosanitario di Modena - mantengano alta l’attenzione per scongiurare il rischio di diffusione epidemica di questa gravissima malattia che può comportare il rapido deperimento dell’intero vigneto. Fondamentale quindi l’attività di prevenzione nei riguardi della flavescenza dorata e di altri malattie causate da fitoplasmi ed in particolare del "legno nero" che si manifesta con gli stessi sintomi e comporta gli stessi danni per le viti".

In una situazione di rischio di diffusione della Flavescenza dorata - determinata anche dalla presenza del suo vettore Scaphoideus titanus - rilevato in oltre la metà delle aziende modenesi, l’intero territorio provinciale è stato dichiarato anche nel 2002 (insieme a quello di Piacenza, Parma, Reggio) "zona focolaio" con obbligo per tutti i viticoltori di eseguire due trattamenti contro il vettore nonché di segnalare al Consorzio Fitosanitario la presenza di piante con sintomi sospetti di Flavescenza. In queste aree è vietato prelevare materiale di moltiplicazione vegetativa della vite senza preventiva autorizzazione del Servizio fitosanitario regionale.

In caso di comparsa di piante sintomatiche gli agricoltori debbono richiedere l’intervento del Consorzio fitosanitario che effettuerà le necessaria analisi che in caso di positività porterà all’abbattimento delle viti colpite.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
3/6/2002
Numero
599
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 3 giugno 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005