Nelle scuole elementari modenesi la popolazione scolastica aumenterà di quasi 400 bambini, ma questo non ha impedito il taglio della dotazione organica di 17 posti. Gli effetti principali, spiega il documento della Conferenza provinciale delle autonomie locali, sarà "la decurtazione dei progetti volti al sostegno del disagio, all’inserimento degli studenti immigrati e all’introduzione della seconda lingua".

Alle medie, invece, i tagli si faranno sentire soprattutto con una riduzione del tempo prolungato, un’esperienza diffusa e qualificante. A fronte di una richiesta di 342 classi prime a tempo prolungato, ne sono state autorizzate solo 308 con un taglio, quindi, di 34 classi prime a tempo prolungato.

Gli effetti delle riduzioni di organico avranno conseguenze anche alle superiori, dove si temono minori garanzie nello svolgimento coerente dei percorsi formativi a seguito degli accorpamenti di classi nelle annualità intermedie, così come per l’educazione degli adulti, proprio quando le esigenze provinciali richiederebbero un ampliamento e un potenziamento dei centri territoriali esistenti.

Per l’integrazione scolastica degli allievi in situazione di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado, che continuano a superare le 1.400 unità, è necessario confermare il contingente di insegnanti di sostegno degli ultimi due anni scolastici. Ai 542 insegnanti dell’organico di diritto, infatti, sono sempre stati concessi ulteriori 90 insegnanti di sostegno in deroga all’organico di diritto. Gli insegnanti di diritto assegnati per il 2002\2003 sono 527. "Anche per il prossimo anno scolastico – affermano i sindaci – il numero complessivo di insegnanti non potrà essere inferiore, servo quindi almeno 105 deroghe".