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Comunicato stampa N° 413 del 23/04/2002

i dati sulle presenze negli alberghi modenesi nel 2001
oltre un milione di pernottamenti, in calo l’appennino

Quasi mezzo milione arrivi e oltre un milione e centomila presenze (pernottamenti) turistiche di cui un quarto straniere. Sono questi i numeri del turismo alberghiero modenese nel 2001. Rispetto al 2000 si registra un calo dell’1 per cento nelle presenze, dovuto soprattutto alla flessione degli italiani (meno uno per cento), visto che gli stranieri aumentano del 4,4 per cento. I dati sono forniti dall’Osservatorio provinciale sul turismo della Provincia di Modena sulla base delle informazioni fornite dagli albergatori.

"Sono numeri che confermano una sostanziale tenuta del comparto – afferma Mario Lugli, assessore provinciale al Turismo – ed evidenziano la vitalità del tessuto economico modenese. Particolarmente positivo appare l’aumento di stranieri".

Per quanto riguarda la ricettività, le strutture modenesi sono 238: in calo gli alberghi a una stella), stazionari quelli a quattro stelle (17), mentre il maggior numero di alberghi ha tre stelle (99) e due stelle (89).

Il movimento turistico nel modenese è ripartito per il 40 per cento a Modena città, 37 per cento nel resto della pianura e il 23 per cento in Appennino.

In pianura e soprattutto a Modena città si conferma un turismo legato soprattutto alle manifestazioni fieristiche e al tessuto produttivo. La permanenza media, infatti, risulta di circa due giorni, mentre i mesi più frequentati sono, nell’ordine, ottobre, maggio, settembre, aprile e marzo. I meno frequentati agosto e gennaio.

A Modena città si è registrato un boom di presenze in agosto (più 18 per cento con 23 mila presenze e 13 mila arrivi) mentre gli arrivi nell’anno 246 mila e le presenze 465 mila (un terzo sono straniere) con un aumento del cinque per cento rispetto al 2000.

Tra gli stranieri prevalgono i tedeschi (18 per cento), poi gli stati dell’Europa dell’est (11 per cento) e i paesi asiatici (nove per cento).

In Appennino sono stati registrati 55 mila arrivi e 266 mila presenze di cui il sei percento stranieri. Il calo delle presenze nella stagione estiva, rispetto al 2000, è stato di circa il sette per cento, dovuto soprattutto alla flessione del mese di luglio, recuperata solo in parte dal buon andamento di agosto e in particolare del periodo dal 10 al 20 agosto.

"I dati sulla montagna – sottolinea Lugli - non rilevano la realtà delle affittanze e delle altre forme ricettive diverse dall’albergo, come il bed and breakfast, che hanno una rilevanza sempre maggiore. Le azioni che abbiamo messo in campo, soprattutto sul turismo familiare e sull’innovazione del prodotto, con forti investimenti pubblici e privati, sono a carattere strutturale e forniranno utili indicazioni solamente nel medio e periodo".

Nell’inverno 2000/2001, sempre in montagna, le presenze risultano in calo del 14 per cento, rispetto alla stagione 1999/2000, che fu da record, per la partenza ritardata della stagione sciistica causata dalle avverse condizioni meteo.

La permanenza media dei turisti in montagna arriva a quasi cinque giorni per gli italiani e a tre giorni per gli stranieri.

Oltre al tradizionale turismo dall’Emilia Romagna e Toscana, l’Appennino piace soprattutto ai turisti dell’est (28 per cento), seguiti dai tedeschi (14 per cento) dai belgi e dagli inglesi.

Scheda informativa

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Data comunicato
23/4/2002
Numero
413
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: martedì 23 aprile 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005