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Comunicato stampa N° 380 del 13/04/2002

collocamento pubblico, interviene l’assessore razzoli
"finalmente riparte la riforma avviata dall’ulivo"

"Finalmente riparte il percorso di riforma del collocamento pubblico avviato dall’Ulivo senza attendere i tempi presumibilmente più lunghi di discussione e attuazione della delega sul lavoro da parte del governo". Lo afferma Giorgio Razzoli, assessore al Lavoro della Provincia di Modena commentando i provvedimenti presi dal Consiglio dei ministri che ha varato lo schema di decreto legislativo sulla riforma del collocamento pubblico.

"Sin dalla presentazione da parte del Governo della delega sul lavoro, l’Upi e le singole Province – spiega Giorgio Razzoli - avevano infatti richiesto il completamento dell’impianto del Decreto legislativo 181, già approvato dal precedente esecutivo, nella direzione di snellire e sburocratizzare il sistema del collocamento pubblico".

Il provvedimento, infatti, si pone in continuità con la riforma del mercato del lavoro avviata dal Decreto legislativo 469 del 1997 (il cosiddetto pacchetto Treu) con il quale le Province hanno assunto un ruolo strategico nel mercato del lavoro. L’obiettivo è quello di superare una impostazione eccessivamente burocratica dell’ attività di collocamento indirizzandosi alla costruzione, a livello territoriale, di moderni servizi pubblici per l’impiego impegnati nella realizzazione di azioni concrete per la ricerca del lavoro.

Nel modenese alcune delle nuove azioni di politica attiva del lavoro, previste dalla riforma, sono già state avviate con buoni risultati presso i Centri per l’Impiego (vedi comunicato n° 381).

"Per un giudizio compiuto sulla normativa varata dal Governo – aggiunge Razzoli - occorrerà aspettarne la stesura definitiva e la attuazione in sede regionale. Qualche criticità potrebbe ad esempio emergere nella definizione degli ambiti territoriali entro i quali occorre accettare iniziative formative o una congrua offerta di lavoro per non perdere lo status di disoccupazione".

Circa la possibilità – prevista invece nella delega sul lavoro - di una più ampia apertura all’azione dei privati nell’attività di collocamento Razzoli aggiunge: "La cosa non mi vede pregiudizialmente contrario. E’ bene ricordare però che in tutta Europa, anche dove da tempo è stato abolito il monopolio statale in questo settore, i servizi pubblici per l’impiego sono un canale di reclutamento importante per le imprese. Ciò che sarà veramente strategico – conclude l’assessore - sarà la capacità di costruire un sistema di cooperazione e di integrazione fra pubblico e privato favorendo al massimo la diffusione delle informazioni e, con essa, la trasparenza del mercato del lavoro".

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
13/4/2002
Numero
380
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: sabato 13 aprile 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005